Immigrazione, Sicilia abbandonata

SIRACUSA – “Non può esserci una comunità che paga da sola il costo dell’immigrazione. Mi recherò ad Augusta per prendere in mano la situazione, perché questa città non può rimanere priva degli impianti sportivi per gestire l’emergenza immigrati. Augusta non resterà sola”. Lo ha detto a Siracusa il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
 
Il regolamento di Dublino Salvatore Iacolino, eurodeputato di Forza Italia, ha lanciato l’attacco. “Ciò che finora hanno fatto il governo nazionale e Ncd è aver firmato a giugno del 2013, con il ministro dell’Interno in carica, il regolamento di Dublino, che obbliga gli Stati di primo approdo a farsi carico dei migranti. La maggior parte dei quali ha come destinazione il Nord Europa”, ha ricordato Iacolino.
”Forza Italia – conclude – vuole una reale condivisione delle responsabilità fra gli Stati membri dell’Unione europea ed una solidarietà effettiva. Continueremo a dare battaglia il Parlamento europeo per rafforzare la presenza di Frontex ed Eurosur a tutela delle coste siciliane, dove in queste ultime settimane sono ripresi gli sbarchi di migranti. Le visite e le promesse, magari sull’onda di stragi come quella di Lampedusa dello scorso ottobre, le lasciamo ad altri”.
 
Fondi al ribasso Il Parlamento europeo ha varato la settimana scorsa il Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione: l’Amif vale 2,4 miliardi di euro e per i prossimi sette anni servirà a migliorare i servizi offerti ai migranti che richiedono asilo e alla loro integrazione nella società europea. A questo s’aggiunge un altro fondo, per la sicurezza interna (Isf, 2,8 miliardi di euro) che servirà a migliorare la cooperazione tra le forze di polizia, in modo da prevenire la criminalità e sorvegliare le frontiere. I Paesi membri riceveranno 6 mila euro per ogni richiedente asilo e altri 4 mila per chi viene da Siria o Ucraina. Per l’Italia si parla di una cifra poco superiore ai 310 milioni di euro, inferiore solo a quella destinata al Regno Unito (60 milioni in più). Il 20 per cento aggiuntivo ammonterebbe ad altri 62 milioni di euro che difficilmente potremo evitare.