Facciamo due conti veloci. Un medio impianto per la produzione di energia, col carburante rifiuti, costa 250 milioni di euro. Gode del finanziamento Ue del 30 per cento e, per la restante parte, utilizza la finanza di progetto da parte di un’impresa che ne ha la concessione per venti o trent’anni. Esso ha una capacità di assorbimento pari a circa 500 tonnellate al giorno, quanto ne produce una città come Catania. Per coprire il fabbisogno dell’intera popolazione siciliana (cinque milioni di abitanti), ne servirebbero una ventina. Dato che per costruirli ci vogliono circa 100 persone, si creerebbero immediatamente 2 mila posti di lavoro, che poi rimangono all’interno degli impianti per la gestione ordinaria.
La soluzione c’è ed è attuabile in tre anni. Cosa manca? La scelta della Giunta regionale in questa direzione, che prepari i bandi di gara con evidenza europea, in modo che possano partecipare imprese nazionali e internazionali, sia per la costruzione che per la gestione degli impianti.
Nei bandi devono essere previsti i tempi certi di realizzazione, che impegnino anche le burocrazie regionale e comunali al rilascio di autorizzazioni e provvedimenti connessi in non oltre trenta giorni.
È possibile che non si capisca questa cosa elementare, cioè l’importanza di utilizzare i rifiuti per produrre energia a costo più basso di quello delle centrali termoelettriche, che utilizzano l’inquinante petrolio?
Occorre liberarsi definitivamente dal problema dei rifiuti, occorre utilizzarli come carburante, occorre produrre energia elettrica a più basso costo, senza inquinamento: tutto questo si può fare con gli impianti industriali di cui vi abbiamo dato sommarie caratteristiche in apertura.
Anche in Sicilia questa Giunta regionale, dopo quindici mesi di inconcludenza, salvo Formazione e Province, deve creare una leva per lo sviluppo. La soluzione proposta è forte, sia perché si mettono in moto 2 mila posti di lavoro, sia perché fa risparmiare energia e perché elimina definitivamente lo sconcio delle discariche, con tutti i loschi affari che ci sono stati e, forse, vi sono. Ben 3,7 mld sono stati consumati in sette anni, lasciando inalterata la situazione. Anzi, facendola peggiorare.
Basta con gli sprechi, basta con la stupidità amministrativa. Ora occorre agire. Subito.