Trasparenza: città siciliane bocciate

PALERMO – Bilanci, bandi di gara, debiti verso i creditori, società partecipate, sono soltanto alcuni degli indicatori che devono comparire sul sito istituzionale di un ente locale, di una pubblica amministrazione, e devono essere articolati nelle giuste categorie perché i cittadini possano facilmente reperire le informazioni. A questo proposito, infatti, l’Anac (Autorità indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche), a seguito di una serie di verifiche, ha monitorato i siti istituzionali di quindici grandi Comuni italiani e ha redatto dei rapporti sul loro stato di trasparenza. Tra le amministrazioni analizzate ci sono anche le tre più grandi città siciliane, ossia il capoluogo Palermo e i Comuni di Catania e Messina. È proprio il portale di quest’ultimo Comune a risultare, fra i tre, il meno virtuoso.