Sicilia, l’Osservatorio sul volontariato vede la luce dopo 17 lunghi anni

PALERMO – Di recente, si è tenuta a Palermo la seconda conferenza regionale sul volontariato prevista nell’art. 12 della legge 22/94 che ha recepito la legge-quadro nazionale sul volontariato 266/91. La conferenza è stata promossa dal dipartimento Famiglia e politiche sociali della Regione siciliana con l’aiuto sostanziale, in fase organizzativa, del Cesvop, il Centro servizi per il volontariato di Palermo.
 
L’iniziativa è nata dalla collaborazione fra l’Assessorato regionale del Lavoro, della Famiglia e delle politiche sociali con l’Assessorato regionale alla Pubblica istruzione e formazione e con l’assessorato regionale della Salute. Inoltre, hanno compartecipato anche il dipartimento regionale di Protezione civile, il Coge Sicilia (Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato Regione Sicilia) e il coordinamento dei Centri servizi del volontariato siciliani (Cesvop Palermo, Csv Etneo e Cesv Messina).
Durante la conferenza, sono state aperte le elezioni per la nascita dell’Osservatorio sul volontariato, organismo sospeso 17 anni prima con una decisione deplorevole del Governo regionale di allora. All’evento hanno partecipato oltre 800 esponenti del volontariato siciliano in rappresentanza delle 1.606 organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale.
Il Cesvop cui competono 4 province (Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta), ha 803 associazioni iscritte nel registro, il Cesv Etneo la cui aree di competenza sono Catania, Enna, Siracusa e Ragusa, ne ha 605, mentre Messina ne ha 198. Su 44 candidati, di cui 22 delle associazioni della Protezione civile, i 9 più votati sono stati Santino Mondello con 66 voti, Angela Raudino con 58, Rosalba La Pegna con 58, Ferdinando Siringo con 56. Gli altri eletti sono stati Salvatore Pappalardo con 47, Vincenzo Guarasci con 46, Salvatore Mandarà con 45, Leonardo Pisciotta con 38 e Maria Rosa Aquilone con 28.
Nonostante ciò, sono emerse alcune difficoltà dovute all’organizzazione frettolosa da parte del dipartimento Famiglia e politiche sociali della Regione siciliana. L’organizzazione della Conferenza è avvenuta in meno di 15 giorni, il decreto n. 658 che ha permesso le candidature, è stato emanato il 26 marzo senza specificarne le modalità, prima che fosse emesso il 31 marzo l’annuncio per la convocazione ufficiale della seconda Conferenza del volontariato.
In più, solo dopo il decreto del 26 marzo, quando già i candidati stavano presentando la propria candidatura, il dipartimento ha richiesto anche il curriculum e le candidature potevano presentarsi entro il 7 aprile. Non ultimo, il dipartimento ha chiesto al Cesvop di aiutarlo nell’organizzazione dei due eventi contemporanei, cosa che ha costretto gli operatori a sospendere le attività in corso a favore delle associazioni per quest’adempimento che in teoria avrebbe dovuto realizzare interamente l’assessorato.
 
Inoltre, l’unione di due settori differenti, come le associazioni di volontariato e quello delle associazioni di Protezione civile, ha generato nel corso della manifestazioni confusioni e difficoltà organizzative. Perciò, non sorprende il forte astensionismo delle associazioni come, ad esempio, a Palermo, dove su 398 Odv hanno votato solo 117.
 

 
Siringo (Cesvop): “La Regione prosegua il confronto con il Terzo settore”
Il presidente del Cesvop, Ferdinando Siringo, ha commentato: “Un momento atteso da anni e vissuto dai volontari con grande partecipazione e passione. Mi auguro che l’amministrazione regionale prosegua il suo impegno di creare luoghi di interlocuzione e di confronto con il mondo del volontariato regionale. Il tutto per ideare e realizzare politiche sociali e sanitarie sempre più adeguate ai reali bisogni di tutti e, soprattutto, dei meno tutelati. L’Osservatorio, in questa prospettiva, potrà contribuire nell’ambito delle sue competenze a migliorare l’efficacia dell’interazione istituzionale del volontariato”.
L’ex assessore del Lavoro, della Famiglia e delle politiche sociali, Ester Bonafede, ha dichiarato: “Si tratta di un atto politico e di programmazione importante. Dopo tanti anni abbiamo attivato un organismo che avrà un ruolo centrale nella definizione delle linee-guida per le attività del mondo del volontariato della Sicilia. Nonostante il momento particolare, sono molto contenta del lavoro svolto perché l’Osservatorio potrà calibrare gli interventi da effettuare in questo settore della vita pubblica siciliana”.