Crocetta è capace di iniziare a condurre una lotta violenta alle burocrazie regionali e comunali? Se sì, tolga l’interrogativo alla domanda. Se sì, lo annunci a quotidiani e televisioni regionali senza alcun timore di ritorsioni e di preoccupazioni. Se egli si schiera col popolo dei siciliani danneggiati (i nove decimi dei cittadini) contro i siciliani privilegiati (un decimo della popolazione) potrà tranquillamente mettere con le spalle al muro i consiglieri-deputati regionali che proteggono la burocrazia e i propri interessi e continuano a danneggiare i siciliani.
Crocetta non abbia timore dei nove deputati del suo partito che fanno la fronda, non tanto perché sono cuperliani, quanto perché appartengono a quella razza che non vuole alcun cambiamento. Essi sono ferocemente contrari a Matteo Renzi ed al renzismo, che ancora non arriva in Sicilia.
Se Crocetta è in buona fede, come pensiamo che sia, si allinei a questa ventata di riforme che proviene da Roma e proceda senza indugio a varare i disegni di legge da portare in Assemblea. Se questa non li approva in tempi brucianti, secondo un cronoprogramma tassativo, mandi a casa quegli abitanti e si ripresenti alle successive immediate elezioni: avrà un successo ben maggiore di quello insignificante della precedente tornata.
All’interno troverete la pagina con l’elenco dei piani regionali che Crocetta dovrebbe fare approvare immediatamente, per puntare all’aumento di 1/2 punti del Pil e alla creazione di almeno centomila posti di lavoro nel 2015. Cui potrebbero concorrere tutti i precari pubblici e di vario genere che non hanno più alcuna possibilità di essere allocati nella pubblica amministrazione.
Lotta alla burocrazia significa anche applicare senza indugio il taglio di compensi abnormi e chiedere che l’Assemblea regionale tagli i compensi dei propri dipendenti e quelli dei consiglieri-deputati.
L’Ars continua a pagare direttamente le pensioni mentre dovrebbe varare un piano di ammortamento per trasferire il montante all’Inps, esattamente come dovrebbe fare l’amministrazione regionale.
Lotta violenta contro la burocrazia significa recedere dai contratti con i dirigenti che non raggiungono gli obiettivi, tassativamente e preventivamente indicati. Significa cacciare fannulloni e corrotti e inserire il sacrosanto principio costituzionale che i pubblici dipendenti devono servire i cittadini, e non servirsene.