Udienza preliminare per Crocetta: è accusato di aver diffamato Musumeci

PALERMO – "Ho parlato di accordi politici. È Micciché che deve rispondere, non ho fatto altro che ripetere quello che lui ha più volte dichiarato. Proprio per questo sono sereno. Non ho mai offeso Musumeci. Quando Musumeci smentì che voleva i termovalorizzatori io non l’ho più attaccato”. Lo ha detto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, commentando con i cronisti l’udienza preliminare, davanti al gip Piergiorgio Morosini, in cui è accusato di aver diffamato Nello Musumeci, suo rivale nell’elezione a presidente della Regione nel 2011. Il gip deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dal pm Geri Ferrara, il prossimo 13 maggio. Crocetta, questa mattina, ha reso dichiarazioni spontanee e ha presentato una memoria.
 
Secondo Musumeci, durante un comizio elettorale, Crocetta lo avrebbe accusato di avere fatto un accordo sotto banco con Gianfranco Micciché, anche lui candidato alla guida di Palazzo D’Orleans, sulla realizzazione dei termovalorizzatori annunciando anche che avrebbe fatto i nomi di altri personaggi coinvolti nell’affare. Musumeci presentò la denuncia il giorno dopo ai magistrati di Catania che trasmisero gli atti a Palermo. Sempre durante il comizio Crocetta sostenne che all’accordo sui termovalorizzatori sarebbe stato coinvolto anche Firrarello che autonomamente presentò un’altra querela. Il legale di Firrarello, Isabella Giuffrida, ha fatto sapere di avere ricevuto tramite il difensore di Crocetta, l’avvocato Vincenzo Lo Re, una lettera di scuse in cui il governatore spiegava di non avere avuto intenzione di ledere l’immagine del senatore. A questo punto la querela è stata ritirata. "Ho cercato di chiarire anche con Musumeci – ha detto Crocetta – L’ho chiamato negli scorsi mesi. Lui voleva portare questa cosa in tribunale e basta. Forse è convinto di avere perso le elezioni per questo. Ma c’erano cinque punti percentuali tra me e lui".