Partecipate, nel 2012 la Sicilia ha speso oltre 620 milioni di euro

PALERMO – Ammonta a 22 miliardi di euro l’onere complessivo, gravante sugli enti pubblici per società partecipate nel 2012. Questo il dato principale dell’indagine condotta dall’Ufficio Studi Confcommercio, che ha dato alla luce il rapporto “Gli oneri per partecipazione della Pubblica amministrazione”. Dati che in base alla Legge Finanziaria del 2007 devono essere trasmessi dalle Pa ogni anno entro il 30 aprile, indicandone gli oneri complessivi per le società partecipate e il numero di rappresentanti dell’amministrazione negli organi di governo di esse.
Lo studio della Confcommercio tratta tuttavia solo il primo punto, adoperando un prima lettura secondo un criterio puramente geografico. È bene chiarire però che la localizzazione geografica fa riferimento alla posizione dell’amministrazione e non alla sede delle società̀ partecipate, che quindi possono trovarsi anche in regioni differenti da quella di appartenenza dell’ente partecipante.
Come in apertura detto l’onere complessivo gravante sull’insieme degli enti pubblici a rilievo territoriale, per società partecipate ammonta a 22,3 miliardi di euro, in crescita del 7,2% rispetto al 2011. Per quanto riguarda la Sicilia, gli oneri complessivi nel 2012 ammontano a 627,2 milioni di euro, in aumento rispetto al 2011 del 60,1% ma pur sempre non ai livelli del 2010 (795,7 milioni di euro). La Sicilia si inserisce così nel novero delle Regioni del Mezzogiorno che sono state protagoniste nel 2012 di un forte incremento nelle spese per partecipate, incidendo in particolar modo la Calabria (+163,5%), Abruzzo (+66,6%) e la Puglia (+24%). Tuttavia l’area geografica che presenta gli oneri più̀ elevati per partecipate da enti territoriali è il Nord-ovest, che da sola ha sostenuto nel 2012 spese per 6,7 miliardi di euro. È la Lombardia infatti la Regione che in assoluto spende di più in partecipazioni, con 5,1 miliardi di euro nel 2012. Interessante è pure vedere l’onere pro-capite sostenuto dai cittadini residenti in ciascuna regione per società partecipate da enti di rilievo territoriale appartenuti alla stessa regione, tenendo conto esclusivamente delle spese sostenute da Comuni, Comunità montane e Province Autonome.
 
La nostra Regione è seconda solo all’Umbria (+93,2%) per l’incremento dell’onere pro-capite, ammontante a 115,5 euro e in aumento del 70,4% rispetto al 2011, anno in cui l’onere ammontava a 67,8 euro. La cifra siciliana è comunque inferiore alla media nazionale di 125,9 euro procapite, ma considerando il quadro nazionale è visibile da una parte un progressivo calo degli oneri a carico dei cittadini nelle zone del Nord-Ovest (-14,7%) e del Nord-Est (- 10,5%), dall’altra un aumento in quelle del Centro ( + 10,8%) e del Sud e delle Isole ( +15,7%).
Altri dati da considerare sono quelli relativi all’incidenza di tali oneri sul valore aggiunto corrente delle Regioni, registrando in complessivo un aumento nel 2012 ( 1,1%) rispetto al 2010 (0,8%). Per quanto riguarda la Sicilia, vi è un aumento nel 2012 (0,8%) rispetto al 2011 (0,5%), ma un calo se confrontato con l’indice del 2010 (1,1%). La zona geografica in cui le spese incidono maggiormente sul valore aggiunto è quella del Nord-Ovest (1,5%), seguita da quella del Centro (1,1%) e da quella del Nord-Est e del Sud e Isole entrambe allo 0,8%.