Catania – Inutili nuove assunzioni per autisti Amt e Vigili urbani

CATANIA – Nuove assunzioni al Comune di Catania? No, grazie. Pensiamo che siano superflue. Basterebbe, infatti, attingere allo stesso personale interno all’ente. Ma facciamo qualche passo indietro.
Azienda metropolitana trasporti. Per quanto riguarda il personale in organico all’Amt e, soprattutto le nuove assunzioni previste dall’ultimo concorso, il presidente Carlo Lungaro, al termine del report presentato il 15 aprile, ha assicurato che a breve avverrà l’immissione di 20 autisti, aggiungendo che “non appena la regione riconoscerà il credito legato alla effettiva percorrenza dei chilometri certo nei confronti dell’azienda potremo procedere all’assunzione di nuovi autisti, con scorrimento della graduatoria”.
Polizia municipale. Il 14 aprile il sindaco Enzo Bianco aveva consegnato a 40 dipendenti comunali, già ausiliari del traffico, il tesserino di “operatori dei servizi di polizia stradale urbana”, annunciando che il Corpo dei vigili urgani “perde pezzi, non si fa un concorso dal 1989, ci saranno alcune assunzioni in vista di un grande concorso (forse già nel 2015) per attingere personale dall’esterno”. I vigili sono 420, secondo la pianta organica ce ne vorrebbero più del doppio.

Al Comune di Catania lavorano attualmente 3.143 dipendenti, più 192 del bacino del precariato (fonte: Comune, aprile 2014). Secondo le previsioni, la dotazione organica completa (pianta organica) dovrebbe un giorno raggiungere le 3.795 unità. Nella situazione di crisi finanziaria che l’ente attraversa ormai da alcuni anni, non sembra tuttavia facile prevedere assunzioni in così grandi quantità. E in fondo i criteri di risparmio sulla spesa pubblica impongono di trovare già adesso soluzioni alternative, per garantire ugualmente i servizi ai cittadini ma senza gravare ulteriormente sul bilancio comunale.
La soluzione c’è e si chiama mobilità interna. È stata già applicata nel 2008 fa con l’istituzione dei 40 “ausiliari del traffico” di cui si scriveva prima: dipendenti comunali che volontariamente si prestano a cambiare la propria mansione, a seguire uno specifico percorso di formazione e affiancamento professionale organizzato dallo stesso ente e ad assumere così, all’occorrenza, funzioni diverse da quelle per le quali avevano vinto il concorso. Questo può valere per i vigili urbani e per gli autisti dell’Amt, così come per altre qualifiche, naturalmente entro i limiti che la legge prevede.

Il sindaco Bianco dovrebbe avviare una profonda ricognizione del personale dell’ente, rilevando quali sono i settori che abbisognano di determinate competenze e quali quelli dove invece il personale è in esubero per quantità o inadeguato per qualità. Una radicale riorganizzazione della macchina amministrativa, attraverso il Piano aziendale, deve prevedere una riconversione dei dipendenti da far migrare da un settore all’altro così che si coniughino le esigenze dell’apparato burocratico con la disponibilità del personale.
Ridisegnare gli uffici con raziocinio, puntando ad aumentare l’efficienza e ad abbattere gli sprechi. Anche quelli di inutili e anacronistici nuovi concorsini o concorsoni. Ce lo aspettiamo, da un’amministrazione che vuol essere moderna.