Deputato condannato, vitalizio o pensione sospesi

Se un deputato dell’Assemblea regionale siciliana è condannato in via definitiva per “delitti contro la pubblica amministrazione che comportino interdizione dai pubblici uffici ai sensi degli articolo 28 e 29 del codice penale” non percepirà l’assegno vitalizio o la pensione (abolito a partire da questa legislatura), che saranno sospesi, “fatti salvi gli effetti della riabilitazione”. Lo prevede una modifica al regolamento delle pensioni dei deputati che recepisce nel norme sui vitalizi contenute nel decreto Monti , approvato dall’Ars lo scorso gennaio.
 
Altra novità inserita nel regolamento riguarda la possibilità di integrare i contributi per il vitalizio nel caso di cessazione anticipata della legislatura. Qualora la cessazione del mandato parlamentare avvenga prima della scadenza, infatti, la domanda di completamento del quinquennio deve essere presentata entro tre mesi dallo scioglimento del Parlamento.