Palermo – Cammarata nel mirino della Corte dei conti

PALERMO – La Corte dei conti ha aperto un’inchiesta per stabilire se Franco Alioto, dipendente di una società del Comune di Palermo, la Gesip, si sia davvero assentato dal lavoro per dedicarsi alla manutenzione e alla gestione della barca del sindaco di Palermo, Diego Cammarata.
La vicenda è venuta fuori da alcuni servizi mandati in onda da Striscia la notizia, nei quali Alioto affermava di essere lo skipper della barca e di occuparsi quotidianamente di "Molla 2", uno scafo a motore di 13 metri intestato ai figli del primo cittadino, secondo quanto ha spiegato lo stesso Cammarata.
L’inchiesta dei magistrati contabili è stata affidata al pm Anna Luisa Carra. Se risultassero assenze ingiustificate, l’operaio dovrebbe sborsare per ogni mese di mancato lavoro l’ammontare lordo dello
stipendio, più le spese legali. Se il processo penale dovesse pronunciarsi per il dolo da parte del sindaco, a Cammarata potrebbe essere addebitato, oltre al danno erariale, anche quello di immagine e chiesto un rimborso tra 250 e 300 mila euro.
Proprio in questi giorni la Corte dei conti ha chiesto una somma di 150 mila euro all’ex direttore della Fondazione Federico II, l’ex parlamentare Alberto Acierno, arrestato sabato scorso a Palermo per aver usato carte di credito e contanti della Fondazione per fini privati. La cifra copre il solo risarcimento per la lesa immagine dell’amministrazione. A questi soldi da restituire si sommano i 102 mila euro spesi da Acierno.