Cas: venderlo subito all’asta

PALERMO – Per il Consorzio per le autostrade siciliane non è una novità trovarsi al centro del dibattito regionale. Fu condannato e aggredito da Crocetta all’inizio del suo mandato per lanciare segnali di rivoluzione mai attuati ed è tornato in auge in seguito all’attacco di tre parlamentari regionali e nazionali del Ncd che, di recente, ne hanno chiesto la revoca di concessione delle tratte. Un’abitudine pericolosa che ha portato il Cas a essere da sempre associato a vivaci polemiche, scandali e inefficienza.
Non male per un ente che esiste dal 1997 e che, dalla sua nascita, ha raccolto oltre dieci anni di commissariamento. Forse una Sicilia senza Cas non sarebbe migliore, come ha spiegato il presidente Faraci intervistato all’interno del servizio, ma di certo una Sicilia con questo Cas non può sperare di avere autostrade efficienti e una gestione virtuosa e lungimirante del patrimonio stradale.