Multe nei Paesi Ue, scambio dati più veloce per infrazioni stradali

CATANIA – L’Italia ha approvato una direttiva europea che prevede lo scambio di informazioni tra il Paese che rileva l’infrazione e il Paese di provenienza dell’automobilista. Fino ad oggi far pagare le multe agli automobilisti che infrangono il codice della strada di un altro Paese è stato praticamente impossibile. Il 22 Marzo 2014 è entrato in vigore il D.lgs 37/2014 che ha recepito in Italia la Direttiva 2011/82/UE “intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale”, che ha finalmente uniformato un sistema fino ad oggi piuttosto complicato. 
D’ora in poi dovrebbe essere attivo un sistema di scambio telematico di informazioni al fine di agevolare l’individuazione dei trasgressori per alcune infrazioni stradali commesse nei Paesi UE con veicoli immatricolati in un altro Paese membro. Lo scambio dei dati avviene attraverso dei “punti di contatto nazionali” (in Italia la Motorizzazione civile), con richieste inviate dagli organi di Polizia. Solo il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca non sono vincolate dalla Direttiva, non avendo voluto partecipare all’adozione della stessa. Lo scambio di informazioni avverrà in via telematica e potrà essere anche istantaneo, attraverso la consultazione di banche dati. Non appena scatta il meccanismo, il proprietario (o l’intestatario) riceverà a casa un verbale che gli spiegherà l’infrazione commessa, il luogo e l’ora, la sanzione prevista nel Paese dove è stata commessa e il metodo utilizzato per rilevarla, qualcosa di molto simile a un verbale. Che l’automobilista, volendo, potrà contestare. Qualora risulti che siano stati comunicati dalla Motorizzazione dati inesatti, il punto di contatto nazionale dell’altro Stato membro Ue ne è informato quanto prima.
La procedura si applica per queste condotte: eccesso di velocità; mancato uso delle cinture di sicurezza;  mancato rispetto del semaforo rosso; guida in stato di ebbrezza; guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti; mancato uso del casco; circolazione su corsia vietata;  uso indebito di telefono cellulare o altri strumenti di comunicazione durante la guida. Le norme di riferimento, sia per quanto riguarda la circolazione stradale che le sanzioni e la loro applicazione, sono ovviamente quelle del paese di infrazione (in Italia il codice della strada, D.lgs.285/92).