Cas: “Sulla Siracusa-Gela rispetteremo i tempi”

PALERMO – Sono passati tre giorni dalla data fissata per la consegna dei lavori per i lotti 6,7 e 8 dell’autostrada Siracusa-Gela, nel tratto che da Rosolini condurrà a Modica, che il Cas non ha rispettato. Ieri il Consorzio per le autostrade siciliane ha fornito una presa di posizione ufficiale sullo slittamento avvenuto che, stando a quanto sostenuto da alcuni parlamentari locali, potrebbe pregiudicare l’utilizzo dei fondi europei previsti per la realizzazione dell’opera lunga 20 km. La comunicazione arriva dal presidente Faraci che ha precisato che si procederà all’aggiudicazione quanto prima e nei termini di legge.
Riassumiamo la vicenda: tre giorni fa il Cas avrebbe dovuto consegnare, alla ditta che si é aggiudicata i lavori, i lotti 6/7/8 della Siracusa-Gela. Così non è stato, e adesso c’è il rischio che la Regione perda circa 320 milioni, principalmente fondi europei, perché si corre il rischio di inceppare il crono programma che prevede completamento e collaudo dei lavori entro il 31dicembre del 2015. Un ritardo che, tra le altre cose, ha ricordato in una nota il deputato regionale Vincenzo Vinciullo (Ncd), è figlio di una gestazione lunghissima, perché sono stati impiegati “centinaia di giorni per aggiudicare i lavori, che sono di fondamentale importanza per la ripartenza dell’economia della Sicilia”, mentre “adesso dobbiamo assistere a questo ulteriore ed insopportabile balletto con consequenziale perdita di tempo”.
Con riferimento all’appalto dei lavori relativi ai Lotti 6-7-8 “Rosolini-Modica” (autostrada Sr-Gela) è intervenuto direttamente il presidente del Consorzio per le autostrade siciliane, Rosario Faraci, tramite una breve nota diffusa nella giornata di ieri. Faraci ha comunicato che “a seguito dell’aggiudicazione definitiva si procederà quanto prima, e comunque nei termini di legge, ad ogni adempimento dovuto (stipula contratto, consegna dei lavori, etc)”. Aggiungendo che “vista la rilevanza dell’opera il Cas – come fatto finora – darà tempestiva comunicazione alle autorità istituzionali rappresentative del territorio interessato oltre che, evidentemente, ai media”.
Una comunicazione che prende tempo e vorrebbe tranquillizzare gli animi, anche per placare le durissime accuse sollevate nei giorni scorsi dal deputato regionale Vincenzo Vinciullo e dal deputato nazionale dello stesso partito, Nino Minardo. In un crescendo di accuse il deputato, parlando all’Ars, aveva sottolineato che il Cas in Sicilia si è rivelato “essere una zavorra”.
 
Lamentando l’assenza in aula di deputati ed esponenti del governo, Vinciullo ha ricordato che bisogna discutere al più presto se non sia il caso di adeguarsi a quanto aveva deciso l’ex ministro Matteoli con la chiusura del Consorzio “e di assumere presso di sé la responsabilità della realizzazione delle infrastrutture”.
 
Un piano che richiama in qualche modo quanto sostenuto in tempi recenti anche da altri colleghi regionali e nazionali, che avevo richiesto la riconsegna della gestione delle autostrade isolane all’Anas. Il punto, ha ricordato Vinciullo, è che ci sono 320 milioni di fondi europei, in minima parte anche statali, che vanno spesi entro il 30 giugno del 2015 per un collaudo dell’opera che dovrà avvenire entro il 30 dicembre dello stesso anno. “Il Cas – ha proseguito Vinciullo – anziché velocizzare, nel rispetto della norma, ieri (martedì, ndr) non li ha consegnati".