Cave, Sicilia bucata e povera

PALERMO – Tra le tante ragioni che hanno portato all’impoverimento della Sicilia ci sono sistemi di controllo e gestione del territorio e delle risorse naturali, che non sono mai stati all’altezza di una regione così vasta e ricca. Il sistema cave, in tal senso, ne è l’esempio più evidente e non tanto per l’attività degli imprenditori, che compiono semplicemente il loro lavoro, ma per l’assenza di una normativa regionale di sistema, il cosiddetto Piano delle attività estrattive, e per i canoni di concessione che, seppur in progressivo rialzo, sono ancora molto distanti dalle richieste che si trovano spesso in Italia e nel resto d’Europa.
A fronte di tutto questo ci sono i lasciti di decenni di attività mineraria, depositi sotterranei che spesso diventano il luogo ideale per occultare rifiuti tossici e contaminare il già malandato territorio isolano.