A Genovese concessi gli arresti domiciliari

E’ a casa Francantonio Genovese, il deputato del Pd indagato per associazione per delinquere, truffa e frode fiscale nell’ambito dell’inchiesta sulla formazione in Sicilia. Il gip di Messina ha disposto gli arresti domiciliari al parlamentare che nei giorni scorsi si era costituito dopo l’ok della Camera all’arresto. Genovese ha lasciato il carcere di Gazzi accompagnato dalla moglie Chiara e dal proprio legale. Essendo sottoposto ai domiciliari, il deputato non ha potuto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti.
 
“Dopo l’interrogatorio il quadro di gravità indiziaria appare confermato e, per alcuni versi, consolidato" e quindi "permane il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminose", scrive il gip di Messina concedendo gli arresti domiciliari al deputato Francantonio Genovese. Tuttavia, secondo il giudice "può convenirsi con la difesa con una parziale attenuazione delle esigenze cautelari con gli arresti domiciliari ed il divieto di comunicare con persone non della famiglia”.
 
Secondo l’avvocato di Genovese, Antonino Favazzo, “il giudice ha ritenuto che si sono attenuate le esigenze cautelari, ma in verità lo erano già prima dell’emissione dell’arresto”. Alla decisione – ha aggiunto il legale – “hanno contribuito i nuovi documenti e soprattutto il fatto che Genovese era da tempo fuori dal giro della formazione, quindi anche prima del suo arresto”.
 
Il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita ha dichiarato all’Ansa che “la Procura di Messina, come è solita fare, non commenta le decisioni dei giudici”. “ Come da prassi – si è limitato ad aggiungere – valuteremo se presentare ricorso al Tribunale del riesame”.