Alitalia-Etihad affare da 560 mln di euro

ROMA – La compagnia araba Etihad accarezza sempre più da vicino il “matrimonio” con Alitalia. Sulla decisione di Etihad in merito ad Alitalia, aveva detto già ieri l’amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni “ci sono voci di una decisione positiva, ma siamo in attesa di una comunicazione formale”. La compagnia degli Emirati ha infatti riunito nei giorni scorsi il board, che avrebbe vagliato la risposta da inviare a Fiumicino, con cui si apre la fase finale della trattativa, quella che nel giro di un mese dovrebbe portare all’accordo.
Con l’arrivo della lettera d’intenti si apre la fase finale della trattativa, che dovrebbe portare all’accordo tra le due compagnie, con Etihad pronta ad investire 560 milioni, per il 49% del capitale. Essendo praticamente risolto il nodo del debito (con le banche che avrebbero accettato di rinegoziare 565 milioni, cancellandone un terzo del credito e convertire il resto in azioni), ora si apre la fase delicata della trattativa con i sindacati sugli esuberi (Etihad ne avrebbe chiesti 3.000 ma si punta a contenerli entro i 2.600). Il ministro Lupi ha confermato che dopo la lettera e la valutazione sul Piano industriale verrà affrontato il tema dell’occupazione insieme al ministro del lavoro Poletti. Che da parte sua ha ribadito l’impegno a trovare soluzioni per gestire gli esuberi. Stessa opinione per l’amministratore delegato di Intesa San Paolo, Carlo Messina: “Penso che sia una questione abbastanza rapida, siamo nella fase in cui Ethiad dichiarera’ le sue aspettativee inizierà la fase negoziale. 
 
Anche il segretario generale della Cisl, Raffele Bonanni, è convinto della bontà dell’operazione e che “il Governo centrale e locale daranno le garanzie richieste” da Etihad: altrimenti – afferma a margine dell’assemblea di Alitalia – sarebbe un harakiri”. Bonanni non vuole neppure “mettere in conto” che la trattativa non vada a buon fine: “Sarebbe un suicidio”, ribadisce. Ora il Governo deve risolvere i nodi: “Chiedono le infrastrutture e i collegamenti ferroviari” come esistono in altri Paesi d’Europa. Quanto ai possibili esuberi il leader della Cisl risponde: “Prima facciamo l’azienda, poi discuteremo di tutto”.
“Siamo fiduciosi”, dice poi il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, commentando il piano Etihad per l’Alitalia. “Quello che noi vogliamo – ha aggiunto Angeletti – è una compagnia aerea per cui i cittadini italiani possano andare a New York senza passare per Parigi”. Riguardo al fatto che il piano possa rimettere in sesto la compagnia aerea italiana, ha aggiunto, “non lo conosciamo, quando lo vedremo vedremo se l’obiettivo è quello di farla tornare una grande compagnia”.