Biomasse: tante risorse sprecate

La Sicilia riparte se decide di sfruttare al meglio quanto possiede. Un ragionamento minimo eppure essenziale per spiegare la necessità di mettere a reddito i residui dell’agricoltura e del patrimonio forestale isolano. Ad oggi tutti i valori di produzione energetica in questo compato sono al minimo nazionale, mentre la Sicilia avrebbe da sfruttare un patrimonio ricco che inevitabilmente finisce per essere disperso. Il processo può attivare un coinvolgimento che passa dai fondi europei del Feasr – oltre 800 milioni ancora da spendere più quelli della prossima programmazione 2014-2020 – fino alla creazione di centrali alimentati dalla biomassa, dando avvio a un circuito virtuoso che permetterebbe di ricavare energia elettrica e termica dal patrimonio di residui che deriva dall’agricoltura regionale. Non è un miraggio lontano, perché nel Nord la biomassa ha attivato giri d’affari miliardari. E noi restiamo a guardare.