MESSINA – Il territorio della provincia orientale di Messina si conferma il più fragile dell’intera isola: “Alle prime piogge autunnali – dice Salvatore Granata, direttore di Legambiente Sicilia – il territorio messinese le conseguenze sono state pesantissime, stavolta anche in termini di vite umane, e perciò il nostro primo pensiero è rivolto alle vittime di questa tragedia”.
Quella zona, secondo Granata, è stata violentata negli ultimi anni da una urbanizzazione aggressiva, costruzioni che hanno stravolto tutti gli equilibri idrogeologici. “Il dibattito pubblico è ruotato attorno alla previsione di grandi opere e nuove espansioni edilizie variamente giustificate. è necessaria – conclude il direttore di Legambiente – una svolta nella gestione del territorio, che rivaluti gli strumenti di pianificazione urbanistica e li impronti a criteri di equilibrio e sostenibilità ambientale, ma anche nelle politiche di protezione civile, che devono intervenire anche nella fase di programmazione degli interventi da parte degli enti territoriali e non solo dopo il verificarsi del danno”.
Ingenti i danni anche all’agricoltura. Cifre incalcolabili da sommare alle piogge dei giorni scorsi. La Coldiretti siciliana per questo chiede che venga dichiarato lo stato d’emergenza. “ Il maltempo peggiora una situazione già gravissima – affermano Alfredo Mulè e Giuseppe Campione, presidente e direttore della Coldiretti siciliana -per la quale abbiamo proclamato una mobilitazione che nei prossimi giorni si articolerà in una serie di iniziative”.