“Giganti del web hanno potere senza regole”

ROMA – “I giganti di Internet tendono ad occupare, in modo sempre più esclusivo, ogni spazio di intermediazione tra produttori e consumatori, assumendo un potere che si traduce anche in un enorme potere politico, sottratto a qualunque regola democratica”. A lanciare l’allarme è il Garante per la privacy Antonello Soro, presentando nella sala Koch di palazzo Madama, davanti al presidente del Senato Pietro Grasso, la Relazione annuale.
Osserva Soro: “La delicatezza dei dati raccolti e archiviati in giganteschi server e la capacità di analizzare comportamenti individuali e collettivi, elaborando miliardi di informazioni, è tanto più evidente se si riflette sull’intreccio pericoloso che il ‘Datagate’ ha portato alla luce e che può realizzarsi ogni giorno tra aziende digitali e spionaggio”.
Inoltre, “l’offerta di servizi gratuiti in cambio di un prelievo massiccio di informazioni consegna a un numero sempre più esiguo di operatori della rete la possibilità di predire e insieme indirizzare le decisioni di ogni individuo, offrendo i prodotti di una sofisticata pubblicità mirata sul percorso di navigazione degli utenti”.
“Maturano in Rete nuove forme criminali, dal furto di identità fino alla più organizzata criminalità cibernetica: è una emorragia stimata in 500 miliardi di dollari l’anno tra identità violate, segreti aziendali razziati, portali messi fuori uso e moneta virtuale sottratta”, sottolinea.
“Le violazioni – avverte Soro – troppo spesso coinvolgono sistemi vulnerabili perché non aggiornati e siti programmati senza i migliori standard di sicurezza: esistono sistemi di vulnerabilità sottostimati”. E cita come esemplare “la recente falla di ‘Heartbleed’ che ha messo a rischio le informazioni personali di milioni di navigatori, inclusi password, credit card, account bancari; e che ha compromesso i servizi Internet utilizzati quotidianamente, dalla posta elettronica ai social network”.