Semplificazione edilizia, anche la Sicilia si allinea alla normativa nazionale

PALERMO – La Sicilia si adegua alle norme di semplificazione edilizia presenti in tutta Italia. L’Assemblea regionale, infatti, ha approvato il ddl predisposto dal deputato Girolamo Fazio (Gruppo misto) che modifica alcuni commi della leggi regionali n.71 27/1278 e n.17 del 31/05/94. Un aggiornamento che permetterà di agevolare i passaggi burocratici che riguardano gli enti, i tecnici e i committenti.
La legge è stata approvata l’11 giugno in aula e adesso si dovrà attendere il vaglio del Commissario dello Stato, che non dovrebbe porre obiezioni non essendoci necessità di coperture finanziarie, e poi il via con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, che sancirà ufficialmente l’entrata in vigore di una disposizione che permetterà di prorogare di due anni i termini di inizio e ultimazione dei lavori nelle concessioni edilizie rilasciate dai Comuni (passa da 1 a 3 anni il termine per l’inizio lavori; da 3 a 5 quello per l’ultimazione lavori), previa comunicazione. Si legge sempre all’articolo 2 “Proroga termini di inizio e ultimazione lavori”, risulta prorogato di “3 anni il termine delle autorizzazioni paesaggistiche in corso di efficacia alla data di entrata in vigore della presente legge”. La disposizione si applicherà anche alle autorizzazioni edilizie, alle denunce di inizio attività e alle segnalazioni certificate di inizio attività.
Inoltre, nel ddl vengono equiparati gli immobili con destinazione residenziale a quelli con destinazione d’uso diversa da quella residenziale. Nell’articolo 1 del ddl Fazio è previsto che anche prima del completamento di un immobile, può essere richiesta l’agibilità “per singoli edifici o singole porzioni della costruzione, purché funzionalmente autonomi, qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria relative all’intero intervento edilizio e siano state completate e collaudate le parti strutturali connesse, nonché collaudati e certificati gli impianti relativi alle parti comuni ovvero singole unità immobiliari” e “per singole unità immobiliari, purché siano completate e collaudate le opere strutturali connesse, siano certificati gli impianti e siano completate le parti comuni e le opere di urbanizzazione primaria dichiarate funzionali rispetto all’edificio oggetto di abitabilità/agibilità parziale”.
“La semplificazione normativa che viene prefigurata nel ddl – ha spiegato il deputato regionale proponente – in pratica allinea la Sicilia al resto del Paese dove queste norme sono state introdotte con il Decreto del Fare. Finalmente, anche nella nostra Regione imprese, professionisti, tecnici, committenti vengono posti in una condizione di parità operativa che, con ogni probabilità avrà indubbie ricadute economiche”.