Hanno inventato la greppia pubblica nella quale mangiare il fieno e consumare le risorse che i cittadini pagavano mediante le imposte.
La situazione è andata via via peggiorando col risultato del tutto scontato che la spesa pubblica si è ingigantita a dismisura, facendo passare il debito pubblico dai 114 mld del 1980 ai 2.146 mld di aprile 2014.
La crescita della spesa pubblica è stata inarrestabile. nessuno dei Governi degli ultimi venti anni è riuscito a bloccarla. Al suo interno c’è un ulteriore disastro: è aumentata la parte di spesa corrente e diminuita quella per investimenti. Cosicché si è frenata la costruzione di infrastrutture nel Centro -Nord e si è quasi del tutto bloccata quella del Sud, col risultato che nel territorio meridionale il tasso infrastrutturale è un terzo di quello del Nord.
Ecco i guai che si combinano quando chi ha avuto il mandato di governare la Cosa pubblica ha dimenticato i valori etici cui doveva improntare la propria azione, per cui l’egoismo si è sviluppato a dismisura e il servizio è andato nell’oblio. Ognuno si è mosso nell’interesse proprio o della propria parte, mentre l’interesse generale è stato accantonato da coloro che dovevano perseguirlo.
Ma se non è servizio, si scriveva, è un imbroglio, perchè fa credere ai cittadini una cosa diversa dalla realtà. é un imbroglio perchè sperpera le imposte, pagate faticosamente, non per migliorare nel suo insieme la Comunità e la qualità della vita dei cittadini, bensì per aumentare le proprie ricchezze, quelle ricchezze private che sono uno scandalo.
Gli scandali conseguenti alla corruzione sono sempre più frequenti perchè manca la buona politica, la politica vera, la quale, come ogni corpo sano, deve avere gli anticorpi, i propri globuli bianchi che aggrediscono virus e batteri quando cercano di introdursi nel corpo.
Nelle Istituzioni di qualunque livello mancano i globuli bianchi, cioè quei meccanismi di difesa contro le malversazioni e i reati che cattivi cittadini compiono a danno della stragrande maggioranza di essi.
L’imbroglio non si può tollerare a lungo. è arrivato il momento in cui le classi dirigenti e le associazioni no profit utilizzino quotidiani e televisioni per costringere i responsabili, politici e burocratici, a fare il proprio dovere. Oppure cacciarli!