Allarme Beni culturali: la Regione è sorda

PALERMO – “I beni culturali in Sicilia non stanno per niente bene”. Il direttore regionale di Legambiente, Gianfranco Zanna, non usa mezzi termini per indicare lo stato di salute delle nostre meraviglie architettoniche. I beni culturali cadono a pezzi, non vengono curati, ristrutturati, salvaguardati, si fa poco, molto poco, per preservarli dall’incuria e nulla per prevenire il loro degrado. Non ci sono i soldi, dicono, e intanto si trascura il bene più importante per l’intera economia regionale. La situazione è allarmante: sono migliaia le strutture e le opere che avrebbero bisogno di un intervento urgente ma i fondi a disposizione sono sempre troppo pochi. Il teatro greco di Taormina, il complesso di Kamarina nel ragusano, il monastero di San Filippo di Agira, le Tonnare di Santa Panagia, del Secco o dell’Orsa sono soltanto alcuni dei beni inseriti nella black list di Legambiente dei beni culturali ma l’elenco, che conta già 55 beni, è sempre in aumento.