Sviluppo della Sicilia. Sindacati a confronto

PALERMO – Interventi per i più deboli e la prosecuzione del tavolo di confronto con le parti sociali. È una delle strade indicate dal governo regionale ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, in pressing sull’esecutivo e sull’Assemblea regionale siciliana per superare le emergenze della Sicilia.
Ad assicurare alle organizzazioni confederali regionali il dialogo sulle azioni di rilancio dell’economia, proseguendo il percorso avviato ai primi di giugno alla Presidenza della Regione siciliana, è Giuseppe Bruno, assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali. Bruno è intervenuto ieri, a Palazzo dei Normanni, nel confronto organizzato dai sindacati per chiedere all’Ars e alla Giunta Crocetta di “trovare le giuste sinergie, per concrete soluzioni alle emergenze legate alla crisi che attanaglia la Sicilia”.
 
L’assessore ha ricordato la “continuità del tavolo avviato con le parti sociali assieme alle colleghe Linda Vancheri delle Attività produttive e Nelli Scilabra all’Istruzione” ed ha aggiunto: “si sta cercando la copertura la finanziaria per gli interventi rivolti alle fasce deboli”.
Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil) hanno chiesto alla politica l’avvio di “un percorso in grado di costruire condizioni reali di sviluppo”, davanti a scadenze importanti come “la manovra finanziaria 2014, la predisposizione del programma operativo per l’utilizzo dei fondi Ue 2014-20 e alcune riforme non più rinviabili”.
 
Le tre organizzazioni hanno annunciato manifestazioni di piazza, in assenza di risposte concrete. Bernava ha elencato alcune priorità come “la lotta agli sprechi”, mentre Pagliaro ha affermato: “Nell’ultimo anno si sono persi 38 mila posti di lavoro, i tempi della politica non coincidono con quelli delle persone”. Per Barone: “Se Governo e Assemblea non sono in grado di dare risposte vadano a casa”. Presenti all’incontro, tra gli altri, Nino D’Asero, capogruppo Ncd all’Ars, gli assessori Michela Stancheris (Turismo) e Roberto Agnello (Economia). “Le richieste dei sindacati – ha detto Agnello – sono un’opportunità per creare un percorso di lavoro congiunto”.