Messina – Strade dissestate, ma mancano i fondi per i necessari interventi

Messina – “La nota situazione di gravissima difficoltà finanziaria in cui versa l’Ente non ha consentito di stanziare risorse in misura adeguata all’intero delle necessità”. Si apre con questa dolorosa constatazione la nota scritta dal commissario straordinario di Palazzo dei Leoni, Filippo Romano, e indirizzata ai dirigenti provinciali Giuseppe Celi e Benedetto Sidoti Pinto, nonché per conoscenza al Segretario generale Maria Angela Caponetti.
L’oggetto dell’Atto di indirizzo del 10 giugno scorso è “la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità provinciale nonché per il ripristino dei suoli sedime stradale di competenza provinciale interessati dal dissesto idrogeologico”, e il commissario non esclude soluzioni drastiche come la chiusura di intere arterie.
Dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2014, è stato sin da subito evidente come la cifra appostata per le strade provinciali (ancora oggi una competenza di Palazzo dei Leoni, nonostante l’ente viva da mesi in una forma di limbo istituzionale), pari a 1,1 mln di euro, pure in aumento rispetto all’anno precedente – “frutto di un attento lavoro di ‘pulizia’ dei residui – fosse del tutto inadeguata per le esigenze del territorio.
Così, “poiché al contempo pervengono segnalazioni dei Comuni della Provincia relative a situazioni di pericolo su diverse strade provinciali o strade agricole provinciali”, il commissario ha deciso di impartire i seguenti indirizzi: “utilizzare le risorse finanziarie poste a disposizione del Peg, che a breve sarà adottato e comunicato alle Ssll, dando priorità agli interventi più urgenti per gravità, secondo un criterio strettamente tecnico e assicurando la più ampia uniformità di trattamento fra i diversi territori comunali”; oppure “ove le risorse finanziarie assegnate tramite il Peg non siano sufficienti, le Ssll procederanno alla chiusura delle Ss.pp. la cui percorribilità comporti gravi rischi per la sicurezza, mediante apposite ordinanze nonché attraverso l’interdizione fisica all’accesso con gli opportuni accorgimenti tecnici”.
Un atto di indirizzo, quello di Romano, che sembra voler raggiungere due obiettivi: in primo luogo stilare un elenco di criticità reali e intervenire con le manutenzioni fin quando le casse lo permetteranno, e con la chiusura delle strade negli altri casi; al contempo, togliersi di dosso qualsiasi responsabilità in merito ai disagi ma soprattutto a possibili eventi luttuosi che la mancata manutenzione (come già successo in passato) potrà provocare. In questo senso, molto eloquente il passaggio finale: “Il presente provvedimento – avvisa infatti il commissario – costituisce atto di indirizzo politico-amministrativo e individua obiettivi valutabili nell’ambito della responsabilità dirigenziale e, per tale ragione, è trasmesso al Nucleo di valutazione”. Come dire: cari dirigenti, fate bene il vostro dovere che poi ne risponderete ai controllori del vostro operato.