In Sicilia, la situazione è più grave che nelle regioni del Centro-Nord. Sei anni di crisi nera non sono frutto della crisi partita dagli Stati Uniti nel 2008. Piuttosto, è la conseguenza di comportamenti scellerati di presidenti e assessori regionali, di consiglieri-deputati regionali, di burocrati di ogni livello che hanno creato una situazione insostenibile.
E con essi la responsabilità ricade anche sulla Classe dirigente siciliana (professionisti, imprenditori, sindacalisti, associazioni di consumatori, associazioni ambientalistiche, Club service e altri) che hanno continuato a emettere fiato dalla bocca senza intraprendere alcuna energica azione, per costringere gli scellerati politici e burocrati a funzionare, facendo né più e né meno che il proprio dovere.
Tutti costoro hanno sperperato le risorse pubbliche, hanno redatto bilanci di Regione e Comuni falsi – molti Enti sono in dissesto – ma, per tutto questo, nessuno paga.
La Corte dei Conti ha agito con puntualità e precisione, denunciando tali comportamenti e, in occasione della parifica del bilancio regionale, ha svolto pesantissime requisitorie che non si sono concluse col negare il giudizio di parifica.
I consiglieri-deputati continuano a percepire regolarmente 20 mila euro al mese lordi, decine di dirigenti 240 mila euro all’anno, il segretario generale dell’Ars 500 mila, Crocetta 286 mila, un usciere dell’Ars 120 mila, i dipendenti regionali un terzo in più dei loro colleghi statali, i pensionati regionali il 40% in più dei loro colleghi statali.
Tutti costoro hanno accumulato privilegi, non diritti acquisiti, e come tali dovrebbero cessare con urgenza, rimettendo equità fra tutti i dipendenti pubblici, uniformando stipendi e pensioni.
Lo sperpero di denaro pubblico a danno dei siciliani è illegale, ma non abbiamo sentito nessun sindacato che rappresenti questi lavoratori dire una sola parola contro tale diffuso stato d’illegalità.
Anche la sanità pubblica non funziona, pur avendo al suo interno bravissimi medici e infermieri, ma l’apparato di raccomandati non fa andare avanti nulla. Questo è il nocciolo: raccomandati a casa, i bravi nei posti di responsabilità. è ora di finirla con l’inverso!