Messina – Gdf a 240 anni dalla fondazione. I dati dei primi 5 mesi del 2014

MESSINA – Una cerimonia sobria quella svoltasi all’interno della Caserma Cotugno per celebrare il 240° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, occasione per il Comandante provinciale Vincenzo Vellucci di fare il punto sui risultati che le Fiamme gialle hanno conseguito nei primi cinque mesi dell’anno.
Tanti i fronti che sono stati al centro delle attività, dai “grandi fenomeni evasivi” agli illeciti nella Pubblica amministrazione alla prevenzione e repressione della criminalità economico – finanziaria. Nel corso delle 332 ispezioni (tra verifiche e controlli) che hanno consentito di scoprire oltre 72 milioni di euro sottratti all’imposizione fiscale, sono stati scoperti 32 evasori che hanno evaso per oltre 24 milioni di euro. Sono stati controllati 2447 tra scontrini e ricevute il 42% dei quali risultati irregolari. Sono stati scoperti 86 lavoratori irregolari e 39 datori di lavoro sono stati verbalizzati.
L’azione contro i patrimoni illecitamente accumulati trova riscontro nei sequestri già eseguiti, pari a oltre 600 mila euro, e in quelli proposti all’Autorità giudiziaria, pari a oltre 11 milioni di euro. Consistente il numero di adesioni spontanee dei contribuenti ai rilievi mossi dai Reparti della Guardia di Finanza, calcolati su una base imponibile di oltre 1,9 milioni di euro sottratti al fisco. Da inizio anno sono stati denunciati 50 persone accusate di frodi per complessivi 2,7 milioni di euro.
Con riferimento a sprechi e irregolarità nella Pubblica amministrazione, le Fiamme gialle hanno condotto sette interventi, accertando danni all’Erario per oltre 151 milioni di euro. Si è intensificato inoltre il monitoraggio effettuato dei flussi finanziari che consente di seguire le tracce di tutti i reati (societari e finanziari, usura, estorsione, riciclaggio) che generano profitti, ricostruendone il percorso ed individuandone i beneficiari.
Il comandante Vincenzo Vellucci ha sottolineato inoltre l’impegno nella lotta alla contraffazione, al falso “made in italy” e alla commercializzazione di merce dannosa per la salute, sequestrando da gennaio 34.391 prodotti. “Si tratta di un contesto dove si crea ‘nero su nero’, dice il colonnello – perché sommersi sono la produzione, la manodopera, le fonti finanziarie di approvvigionamento e i canali di distribuzione della merce, così come i guadagni”.
Dal 1° gennaio è, inoltre, operativo il nuovo sistema informativo anti-contraffazione (Siac), piattaforma informatica che consente ai reparti della Guardia di finanza di disporre di uno strumento di analisi dei dati provenienti dalle attività di contrasto svolte e al tempo stesso garantisce un canale di dialogo aperto alle imprese detentrici dei marchi che possono fornire informazioni sui propri prodotti. Le Fiamme gialle inoltre, anche nei primi cinque mesi dell’anno hanno continuato a fornire il proprio contributo nelle iniziative di contrasto all’immigrazione clandestina promosse dall’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (Frontex).