Catania – Alienazione di beni ad Acicastello, si sono registrati solo insuccessi

ACICASTELLO (CT) – Ottenere denaro vendendo alcune proprietà private. È certamente una prassi consolidata per i singoli cittadini, ma che non è disdegnata neanche dalle amministrazioni comunali che devono fare quadrare i conti e non sempre ci riescono.
A volte, però, anche l’alienazione di alcuni beni, ovvero la loro vendita, diventa difficile e alla fine, quella che si era prospettata come una possibile soluzione, si trasforma in un problema, che a sua volta richiede una soluzione. È il caso del Comune di Acicastello e del suo tentativo di vendere alcune proprietà senza però avere successo.
“Abbiamo fatto molto in questi anni per salvare le casse comunali su cui pesavano alcuni debiti importanti – afferma il primo cittadino castellese Filippo Drago – Abbiamo quasi azzerato il disavanzo trovato quando mi sono insediato e pagato quasi tutti i debiti, ma rimangono i problemi di cassa. Siamo cioè senza liquidità e questo significa che lavoriamo attraverso gli anticipi
di cassa. Non è però un sistema accettabile a lungo termine e per diminuirlo dobbiamo alienare ovvero vendere alcuni dei beni del nostro territorio. Purtroppo anche questo sembra difficile”, sostiene Filippo Drago.
Tre sono le aste pubbliche per cui è stato necessario prendere atto di un esito infruttuoso la cui situazione, dunque, rimane di stasi. In alcuni casi si tratta del terzo o quarto tentativo addirittura, ma il privato che rappresenti la soluzione non si è ancora presentato nel comune rivierasco. Il caso più eclatante è quello del terreno in via Acicastello e denominato proprio “Terreno
Acicastello”. Sono quattro le volte consecutive in cui l’asta non ha avuto alcun esito. Tutti gli esperimenti hanno lo stesso risultato: la gara è deserta e l’amministrazione comunale non può fare altro che limitarsi a prenderne atto e provarci di nuovo.
E non solo il terreno di via Acicastello sembra non avere appeal. Anche il bando pubblico per l’alienazione della struttura bar di piazza Sciuti, denominato “chiosco Sciuti”, nell’omonima piazza nella frazione di Cannizzaro, non ha avuto successo. La gara è stata indetta per la prima volta nel 2011 e l’ultima, la terza, pochi mesi fa. Anche in questo caso il verbale di gara, pubblicato dal 26 al 28 febbraio 2014, è rimasto bianco e l’amministrazione, con determina dirigenziale numero 542 del 26 maggio scorso ha preso atto dell’esito infruttuoso.
Di recente, poi, c’è stato un terzo tentativo di alienazione da parte dell’amministrazione castellese, anche questo senza successo. Il 31 marzo di quest’anno è stata infatti indetta una nuova asta pubblica per l’alienazione di legname di proprietà comunale, ma il 26 maggio è stata firmata dalla dirigente della quarta area funzionale, servizi al patrimonio ecologia e ambiente, Emilia Del Popolo, l’ennesima presa d’atto di esito infruttuoso dell’asta.
 
“Non è semplice – afferma Filippo Drago – ma continueremo a provarci e se necessario vediamo quali altri beni possiamo mettere a gara”.