L’Istat certifica: crollato il prezzo degli immobili

ROMA – L’indice dei prezzi delle abitazioni ha subito un vero e proprio tracollo: le stime relative al primo trimestre 2014 parlano di una diminuzione -10.4% nell’arco dell’ultimo quadriennio, anche se il dato è riconducibile solo alle abitazioni esistenti, mentre per le nuove costruzioni ci sarebbe un leggero incremento dei prezzi.
Nel primo trimestre, sulla base delle stime preliminari Istat, l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi sia per investimento, è diminuito dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% nei confronti dello stesso periodo del 2013. Si conferma, pertanto, la tendenza al calo congiunturale e tendenziale dei prezzi delle abitazioni in atto da oltre due anni.
La flessione congiunturale è la sintesi della diminuzione dei prezzi sia delle abitazioni esistenti (-0,8%) sia, in misura più lieve, di quelle nuove (-0,1%). I cali congiunturali risultano in progressiva attenuazione rispetto a quelli rilevati nei trimestri precedenti. La flessione tendenziale è la sintesi delle diminuzioni su base annua dei prezzi sia delle abitazioni esistenti (-5,3%) sia di quelle nuove (-2,6%). Anche su base tendenziale si rileva un progressivo ridimensionamento delle flessioni rispetto a quanto rilevato nei precedenti trimestri, dopo il valore minimo (-6%) registrato nei primi tre mesi del 2013. Come risultato di questi andamenti, l’ampiezza del differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove, dopo il minimo del quarto trimestre del 2013 (2,4 punti pecentuali), è tornato ad ampliarsi, portandosi a 2,7 punti percentuali.
Con le stime preliminari del primo trimestre 2014, la riduzione dei prezzi delle abitazioni registrata dall’Ipab rispetto al 2010 (anno base dell’indice) supera i dieci punti percentuali, attestandosi a -10,4%. Questa riduzione è dovuta esclusivamente alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, nello stesso periodo, sono scesi del 15%, mentre la variazione di quelli delle abitazioni nuove risulta lievemente positiva (+0,8%).