Dove c’è sviluppo… non c’è la Sicilia

Dove c’è sviluppo non c’è Sicilia. Dove c’è da investire, da fare soldi, da puntare sull’economia, l’Isola, come sempre, non lascia traccia. Non lasciano traccia soprattutto gli imprenditori, coloro i quali dovrebbero avere il fiuto per gli affari. Se così fosse allora i titolari delle aziende siciliane avrebbero già dovuto da un pezzo intuire che in un momento di crisi economica internazionale si sarebbe dovuto investire nei Paesi in via di sviluppo e che proprio qui ci sarebbe stata la concentrazione di investimenti e di fondi pubblici. Molte regioni italiane lo hanno capito ed è per questo che hanno scelto di cambiare rotta rispetto ai mercati tradizionali, specie quelli europei. Hanno puntato la loro attenzione sui cosiddetti paesi del Brics (è un acronimo, utilizzato in economia internazionale, che individua cinque Paesi: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ndr) e hanno fatto la loro fortuna.