In Sicilia vi sono migliaia di beni che meritano di essere riportati al loro splendore. Vi sono 829 borghi di città piccole e grandi che meritano di essere ristrutturati per essere fruiti.
Proprio per queste finalità sono state approvate dal Parlamento e dal governo nazionale le due leggi sopra richiamate. Solo che i sovrintendenti siciliani le ignorano nonostante il passare degli anni, la prima, e dei mesi, la seconda.
Le stesse leggi hanno ribaltato il principio secondo cui i sovrintendenti restano a scaldare le proprie seggiole e indicano con chiarezza l’obbligo di cominciare a cercare sponsor e mecenati pronti a finanziare ristrutturazioni e restauri.
Quando è venuta al nostro forum (pubblicato il 18 giugno ) la professoressa Giusi Furnari, attuale assessore regionale ai BB.CC, le abbiamo manifestato la disponibilità di pubblicare gratuitamente sulle nostre pagine l’elenco dei beni da ristrutturare o restaurare, provincia per provincia, in modo da favorire l’interesse di banche, imprese e cittadini a mettere a disposizione risorse finanziare per la necessità.
Stiamo ancora attendendo gli elenchi e non capiamo la ragione di questa inattività . Sollecitiamo l’assessore Furnari a rendere conto all’opinione pubblica dell’inventario completo dei beni culturali siciliani. Ora, non domani.
È del tutto risibile ed incomprensibile il comportamento di chi ha la responsabilità della sovrintendenza di Catania (citiamo un esempio a caso), che si rifiuta di autorizzare il finanziamento di una Fondazione per riaprire l’Anfiteatro romano di Catania.
Il motivo del rifiuto è che non intende far installare una targa di 50 per 250 cm col nome della Fondazione. Non è che tale dirigente (supponiamo che lo sia) abbia una alternativa. Tiene semplicemente chiuso il teatro da anni, impedendo che esso venga goduto anche di notte da turisti e cittadini che ne avrebbero voglia.
Un comportamento infantile perché non c’è nessuna legge che vieti quanto richiesto, anzi ve ne sono due, che indicano esattamente il contrario.
Dove vive questo dirigente che continua a percepire 120 mila euro lordi l’anno, infischiandosene dell’interesse della collettività, dei cittadini e dei turisti? Andrebbe soggetto a rimozione (non sappiamo se si tratti di uomo o donna). In questo senso invitiamo l’assessore Furnari e il dg Giglione a intervenire con immediatezza. Torneremo sulla materia per informare i lettori sull’ennesima perla della burocrazia regionale.