Associazione Aldebaran lamenta pochi mezzi con dei costi onerosi

CATANIA –  “La presa in carico per le persone con disabilità è il processo integrato e continuativo attraverso cui deve essere garantito il governo coordinato dell’insieme degli interventi sulle condizioni che ostacolano l’inserimento sociale…in riferimento alla nuova classificazione ICIDH-2 dell’OMS. La presa in carico dovrebbe essere definita come la strategia di attenzione di servizi distribuiti omogeneamente sul territorio verso la condizione di svantaggio delle persone con disabilità…Tale strategia deve tradursi attraverso l’offerta di servizi pubblici o privati in interventi coordinati e con la continuità necessaria…e con risorse e competenze adeguate per il conseguimento delle pari opportunità…”. Questa è la definizione della Prima Conferenza Nazionale sull’Handicap –Roma ‘00. Questo principio quanto è riconosciuto a Catania circa il servizio di trasporto per i disabili?
L’Azienda AMT mette a disposizione un servizio speciale per disabili. “Il servizio di trasporto pubblico per invalidi non deambulanti è denominato Pollicino per la dimensione dei mezzi utilizzati (minibus), attualmente 9 e distribuiti nella misura di 6 per il servizio di mattina e 3 per quello pomeridiano. E’ molto funzionale e negli ultimi anni le richieste sono aumentate ma non sempre si riesce ad accettarle per mancanza di personale e di vetture. I costi di gestione del servizio sono a carico dell’Amministrazione comunale e al momento non sono previsti finanziamenti per il rinnovo del parco autobus, nonostante ci sia una certa difficoltà ad accettare tutte le richieste.
Il servizio offerto è del tipo “a chiamata” e porta a porta” e si attiva su prenotazione. Durante il trasporto il disabile deve essere munito di speciale tessera rilasciata dall’Azienda a seguito di un’apposita documentazione rilasciata dal medico provinciale o dalla ASL. Può essere accompagnato da una sola persona, anch’essa munita di apposito titolo di viaggio”.
Marco Belluardo, Assessore alle Politiche sociali e famiglia, aggiunge: “Secondo una circolare dell’Assessorato alla Famiglia, l’Amt, in ossequio alle disposizioni di cui all’art.21 l.Reg. n 68/81, nel 95 iniziò ad effettuare un servizio di trasporto gratuito ai soggetti portatori di handicap comunicando l’elenco dei soggetti fruitori del beneficio…In riscontro alla regolare richiesta di rimborso la Regione non eroga i pagamenti all’Amt…e il Comune di Catania si assume, ai fini di non privare la collettività dei benefici previsti per legge, l’onere finanziario relativo alle tessere per i soggetti portatori di handicap. L’Amt dal ‘05 fino ad oggi mantiene in vigore le tessere di trasporto. Nel ‘07 la Regione Sicilia diffida l’Amt ad emettere tessere di libera circolazione con il pretesto che il costo debba essere sostenuto dall’Amministrazione regionale. L’assessorato Regione Turismo Comunicazione e Trasporti rispose che “detta sentenza non stabilisce che la Regione siciliana debba accollarsi in toto l’onere finanziario dei biglietti di viaggio relativi al trasporto gratuito dei soggetti anzi detti…In ogni caso l’Amministrazione Comunale si sta attivando per avere riconosciuto detto contributo dalla Regione Sicilia e nel contempo sta valutando la fattibilità finanziaria e amministrativa per la ripresa per l’erogazione del servizio di trasporto gratuito”.
Il presidente dell’Associazione Aldebaran – Ente per l’integrazione sociale delle persone disabili (Ente  morale con dpr n 1026 del 16-12-80), Roberto Di Simone ribatte: “Il servizio Amt è carente per quantità e qualità di mezzi, pochi i mezzi efficienti e nessuno climatizzato; La questione è legata ai costi. Mai risolta perchè si basa sul principio che essendo, secondo l’A.M.T. un servizio speciale, esso non rientra nei parametri della L. Reg. n° 68/81 art. 21, e quindi viene erogato a titolo oneroso”.