Agrigento – Sversamento di liquami in mare a Porto Empedocle

PORTO EMPEDOCLE (AG) – Sul fronte dell’inquinamento nelle acque empedocline in questi giorni sono arrivate notizie poco tranquillizzanti: la Capitaneria di Porto, infatti, ha disposto un sopralluogo, nell’area portuale, lungo la banchina Nord dove è stato accertato uno sversamento di liquami maleodoranti e di colore marrone dalle condutture di fronte al parcheggio che precede la zona di imbarco per il traghetto di linea.
I militari intervenuti hanno compiuto alcuni rilievi fotografici e hanno immediatamente richiesto l’intervento dei tecnici di Asp e Arpa, per i campionamenti e i prelievi del caso, finalizzati alle successive analisi di laboratorio.
In seguito, nel corso di un ulteriore sopralluogo congiunto, cui hanno preso parte i rappresentanti della Capitaneria di Porto, i funzionari dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento (Dipartimento di Prevenzione) e dell’Arpa Sicilia, sono stati effettuati ulteriori prelievi di acqua di mare.
I rapporti di servizio compilati dal personale intervenuto, unitamente ai rilievi fotografici, sono stati inviati per le valutazioni di competenza all’Amministrazione comunale, alla società di gestione del servizio idrico integrato e all’Autorità giudiziaria, in attesa di conoscere l’esito degli esami di laboratorio.
“Stiamo verificando – ha spiegato al QdS il sindaco di Porto Empedocle Calogero Firetto – cosa sia successo in quel tratto, dove vi è una pompa di sollevamento che porta i liquidi al depuratore di Girgenti acque. È probabile che si sia verificato un guasto o un sovraccarico perché arrivano carichi anche di zone balneari di Realmonte”.
Un fatto preoccupante sotto molteplici aspetti, ma soprattutto dal punto di vista igienico-ambientale, poiché quel tratto di porto è molto frequentato da turisti e cittadini, che spesso passeggiano lungo la banchina più vicina alla città, e luogo di imbarco per coloro che intendono raggiungere le isole Pelagie.
Per Girgenti acque, comunque, si è trattato di un episodio occasionale, come spiegato al QdS dal direttore operativo Giuseppe Giuffrida. “Un collettore – ha affermato – è stato otturato da corpi estranei, che sono stati eliminati dopo una manutenzione straordinaria. Sembra che vi fossero sacchetti di plastica e resti di prodotti ittici”.