Tpl su gomma ai privati, o muore

PALERMO – La crisi del trasporto urbano ed extraurbano di Sicilia mantiene radici lontane e un percorso sempre più accidentato che arriva dalla contrazione dei contributi pubblici e dal crollo dei numeri dei passeggeri trasportati ogni anno nelle grandi città isolane.
Dietro queste evidenze, con cui quotidianamente ci confrontiamo da utenti, rintracciamo la latitanza di un piano di coordinamento regionale e l’assenza di un processo di privatizzazione che altrove ha già ottenuto alterne fortune.
Di questo passo la strada è segnata e non pare offrire alternative vincenti a un sistema che sarà costretto a tagliare ancora corse e stipendi pur di restare in piedi, offrendo un servizio sempre più sgangherato e costringendo i siciliani a utilizzare il mezzo privato.
Proprio il tasso di motorizzazione ci colloca tra le regioni più con la maggiore dipendenza dall’automobile. (

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