Il paragone fra Italia e Germania non regge neanche per il debito pubblico, arrivato in giugno a 2168,4 mld, quasi 100 in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un debito che si mangia 82 miliardi di interessi, mentre la Germania ne spende appena 27. Una differenza in valore assoluto che significa più investimenti e più incentivi all’economia per il Paese teutonico.
Renzi ha ricominciato a lavorare fin da lunedi 18, perché il 29 agosto il Consiglio dei ministri dovrà varare decreti legge o ddl relativamente allo “Sblocca Italia” e alla riforma della giustizia, con l’obiettivo primario di accorciare i 5,7 milioni di processi civili, nonchè i 3,3 milioni di processi penali. La riforma della Giustizia dovrà anche aggredire le lungaggini dei processi amministrativi nei quali si infognano gli appalti, la cui realizzazione è perennemente in ritardo rispetto alla data prevista.
Renzi, il proprio staff e i ministri competenti dovranno lavorare alacremente in questi dieci giorni per portare al Cdm provvedimenti efficaci. In questi giorni si riuniscono anche le commissioni parlamentari Difesa ed Esteri per dare il via libera all’accordo europeo di fornitura di armi italiane all’Iraq, per lottare efficacemente l’avanzata degli integralisti islamici dell’Is.
Mentre tutto ciò accade, il segretario dimissionario dell’Ars percepisce il rituale assegno di cessazione del rapporto oscillante tra un milione e un milione e mezzo di euro, nonchè una pensione non soggetta al tetto, entrato in vigore il primo di agosto, stimata fra 300 e 400 mila euro l’anno.
Chiariamo che siamo costretti a stimare queste cifre perché l’Ars custodisce gelosamente questi segreti e, nonostante i buoni propositi del suo presidente, Giovanni Ardizzone, non si riesce ad avere contezza di tutti gli emolumenti dei dirigenti e dipendenti, contravvenendo così al Dlgs 33/13 che impone la pubblicazione sul sito dei dati citati.
La Sicilia ha urgente bisogno delle riforme in materia di pubblica amministrazione, di procedure relative al mondo agricolo, ai servizi, al turismo ed alla cooperazione. Ma deputati, presidente e assessori si godono le ferie. Beati loro, che tengono famiglia! Evviva!