Ragusa – Fondi per le scuole, gravi ritardi

VITTORIA (RG) – L’assistenza degli studenti disabili, gli impianti di termocondizionamento e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole sono soltanto alcune delle questioni che i Comuni dovranno affrontare in seguito alla soppressione delle province.
Essendo molti istituti di competenza provinciale, infatti, toccherà ai Liberi Consorzi di Comuni farsi carico di queste problematiche ma, nell’attesa della loro costituzione, sono i comuni stessi a preoccuparsi per l’imminente riapertura delle scuole.
“Si tratta – ha spiegato Piero Gurrieri, assessore all’Istruzione del Comune di Vittoria – degli oltre cinquecento istituti superiori affidati alla competenza delle amministrazioni provinciali ed ora transitati, con la soppressione di questi enti, ai consorzi di Comuni dei quali, però, non è ancora stato portato a termine il procedimento di costituzione e che non sono stati dotati delle risorse necessarie. Si è così determinata una situazione di impasse giuridica e finanziaria che, come segnalato anche da Leoluca Orlando e Paolo Amenta, presidente e vice presidente di Anci Sicilia, rischia di determinare disagi enormi e l’interruzione o la sospensione di servizi essenziali alla comunità scolastica”.
Concretamente, poco o nulla sembra essere stato fatto in tal senso dalla Regione.
“In seguito ad una prima interlocuzione con i dirigenti del Libero consorzio comunale di Ragusa – ha aggiunto Gurrieri – ho potuto appurare che, effettivamente, non un solo euro è stato ancora trasferito dall’amministrazione regionale allo stesso consorzio per far fronte a tutti gli interventi nelle scuole superiori dei 12 Comuni iblei, dal trasporto ed assistenza dei disabili, alle manutenzioni e alla scerbatura dei parchi, dall’acquisto di beni di primaria necessità e di combustibili alle risorse strettamente necessarie per il reperimento degli strumenti per le attività di base, quali materiali di cancelleria e altro. Ho scritto quindi all’assessore Nelli Scilabra, cui ho rappresentato la gravità di questi ritardi e l’impossibilità per le amministrazioni comunali di rimediare ad eventuali danni causati dalla negligenza di altri enti”. A Ragusa, quindi, come nelle altre province, l’argomento relativo alla scuola aspetta di ricevere le giuste attenzioni anche perché fra meno di un mese tutti gli istituiti saranno già operativi.