Assemblea fuorilegge e più cara d’Italia

71 milioni di euro è il risparmio che in totale si realizzerà sulle spese dell’Assemblea regionale siciliana da ora al 2018, grazie alla delibera del Consiglio di Presidenza del 25 giugno scorso. Ma, nonostante questo, l’Ars continua ad essere l’Assemblea più cara d’Italia, infatti costa 31 euro l’anno a ogni cittadino (155 milioni nel 2014 diviso 5 milioni di abitanti) contro i 6,3 euro al cittadino lombardo per il suo Consiglio regionale (63 milioni diviso 10 milioni di abitanti).
Il deputato questore Anthony Barbagallo (Pd) è stato l’unico in quel Consiglio di presidenza ad insistere per stabilire il tetto agli stipendi dell’Ars a 160 mila euro, ma tutti gli altri hanno voluto deliberare 240 mila euro. Inoltre l’Ars non applica il Dlgs 33/13, art. 15, infatti sono sconosciuti curricula e stipendi dei singoli dirigenti e del neosegretario si sconosce la retribuzione di risultato. Ma se questa omertà accomuna l’Assemblea regionale siciliana al Senato, l’equiparazione, però, non è automatica, l’ha sentenziato recentemente il Cga!