PALERMO – “Una vicenda complessa e per certi versi surreale”. Così è stata definita la polemica sul Piano giovani dal dirigente generale del dipartimento Lavoro Anna Rosa Corsello, in audizione ieri mattina all’Ars, in sala Rossa a Palazzo dei Normanni. Corsello ha comunicato di aver presentato in data 8 agosto richiesta di risoluzione del suo contratto individuale. E’ stata una difesa accorata del proprio operato. “Voglio fare chiarezza sui fatti accaduti e sulle responsabilità che si sono volute addossare a me – ha detto la Corsello – Se ho sbagliato sono pronta a risponderne visto che non sono attaccata agli incarichi, ma non nel processo mediatico a cui sono stata sottoposta insieme alla mia famiglia. Il mio operato – ha concluso Corsello – è stato legittimo e lecito”.
Poi è stata la volta dell’assessore Nelli Scilabra che si è difesa dicendo di non essere mai “entrata nelle questioni gestionali” e ha dichiarato di rimanere stupita di ciò che è stato detto. “Non permetto a nessuno di darmi responsabilità che non sono mie – ha detto Scilabra – Ho sempre detto che il Piano lo poteva fare chiunque, a me interessava la riuscita. Mai difeso nessuno se non il Piano”.
Dura la replica del coordinatore regionale di Ncd Francesco Cascio nel corso dell’audizione, che ha detto all’assessore Scilabra che si è "assistito a diversi tentativi di spostare l’attenzione e attribuire responsabilità al Formez, a Italia Lavoro, a Sicilia e-servizi, ai dirigenti.
Questo spettacolo raccapricciante sarebbe cessato venti giorni fa se lei avesse rassegnato le sue dimissioni".
Nel pomeriggio di ieri Cascio insieme con l’altro coordinatore Castiglione ha detto che è necessario che Crocetta azzeri tutto e riparta con una seria programmazione, o “si dimetta e si torni alle urne”. Il Pd ha espresso "sconcerto" sulla vicenda del piano giovani e in particolare Mariella Maggio ha detto che “occorre che il Governo regionale abbia la capacità di creare opportunità di lavoro attraverso investimenti e un’idea di sviluppo da legare all’utilizzo delle risorse europee” . Marco Falcone (FI) ritiene "gravissimo che l’assessore Scilabra neghi le proprie responsabilità". Per il forzista è "inconcepibile che l’assessore affermi "di non sapere niente di alcune azioni dei dirigenti, quando compare la sua firma sugli atti deliberativi".
Nello Musumeci, capo dell’opposizione di centrodestra all’Ars e presidente della commissione regionale Antimafia ha chiesto le dimissioni non dell’assessore Scilabra, ma del presidente Crocetta. I lavori sono stati aggiornati a mercoledì prossimo alle 11 per fare il punto sul Piano giovani. Il presidente della V commissione, Marcello Greco, ha spiegato: “Il governo porterà in commissione la proposta di correzione del Piano e lavoreremo insieme”. Intanto Nello Musumeci, capo dell’opposizione di centrodestra all’Ars, ha chiesto la convocazione alla prossima seduta di Italia Lavoro, che secondo il parlamentare potrebbe presentare ricorso davanti al Tar per lo stop alla procedura. Assente il governatore Crocetta che dopo la seduta ha emanato un comunicato stampa nel quale afferma: “Si vuole approfittare "della banalita’ del default del click day per sferrare un attacco nei confronti di una grande azione di moralizzazione che il governo ha avviato in questi due anni"