Messina – Furto e riciclaggio di rame sequestro da 40 tonnellate

MESSINA – Sgominata la centrale in Sicilia della “raccolta e smaltimento” di rame rubato ed eseguito un maxi sequestro di oro rosso. È il più che lusinghiero bilancio dell’operazione coordinata dalla Procura di Messina, che ha portato i Carabinieri di Caltanissetta a eseguire quattro ordinanze di custodia in carcere e procedere al sequestro preventivo di due aziende e di oltre quaranta tonnellate di rame. Si tratta della più grossa quantità di oro rosso sequestrata in una sola occasione sino a ora in Italia.
L’indagine dei carabinieri di Caltanissetta ha portato alla scoperta di una organizzazione che, attraverso due società messinesi, avrebbe organizzato la raccolta del rame rubato in tutta la Sicilia, gestendone il deposito e curandone poi il trasferimento a bordo di autocarri presso una fonderia del Nord Italia, affinché fosse poi successivamente avviato al circuito industriale.
I quattro indagati, titolari di aziende nel settore di metallo e rottami, sono accusati – dal procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita e dai sostituti Roberta La Speme e Antonio Carchietti, del Gruppo criminalità economica – di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio per avere gestito, a monte e a valle, la filiera dell’organizzazione finalizzata ai furti e poi al successivo reimpiego del prezioso materiale. È stato inoltre disposto il sequestro delle aziende Messina metalli, la cui attività, consistita nella raccolta, nello stoccaggio e nel successivo trasferimento del pregiato materiale avrebbe fatto da “terminale per i ladri di rame costantemente in azione, con conseguenze per la collettività anche in termini di sicurezza pubblica”.
L’organizzazione criminale avrebbe inoltre alimentato “un sempre più fiorente mercato nero di tali componenti metalliche, favorito anche dalla facilità con cui detti materiali vengono riciclati”.