La Sicilia perde la terra e il Pil

PALERMO – Il programma Terrevive promosso dal Ministero delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali offre all’Italia una nuova occasione per portare a coltura i terreni agricoli rimasti incolti. Con la firma del ministro Maurizio Martina al decreto che ha dato input a Terrevive è consentita la messa in vendita o in locazione di 5.500 ettari di spazi inutilizzati, con prelazione agli under 40, in attuazione dell’art. 66, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 marzo 2012, n. 27. I mq di territorio che la Sicilia ha a disposizione per prendere parte al programma sono 1.679, un numero inferiore ai 17.698 mq della Toscana, ai 5.898 mq dell’Emilia-Romagna, ai 5.554 mq della Campania e ai 5.096 mq della Puglia. Pochi, troppo pochi per una regione affamata di lavoro che prova (o vorrebbe provare) a ripartire proprio dalla terra (magari affidata alle mani di giovani imprenditori agricoli).