Terremoti e politici stroncano il Pil

PALERMO – Una catastrofe naturale produce conseguenze diverse nell’economia dei luoghi. Un terremoto in Sicilia ha un peso specifico diverso perché i danni creati sono maggiori e le conseguenze sulla ripresa si gestiscono in maniera differente.
In Friuli il terribile sisma del 1976 fece centinaia di morti, ma già un decennio dopo l’opera di ricostruzione si poteva dire completata. La provincia di Udine, che ospitava i comuni più vicini all’epicentro, si rese protagonista di una grande cavalcata divenendo la seconda realtà più ricca della regione per valore aggiunto della sua economia.
Diversa la situazione se guardiamo in casa nostra. Messina era la provincia più fiorente di Sicilia prima del sisma del 1908, mentre nell’area del Belìce, quasi mezzo secolo dopo, ancora reclamano i fondi per completare la ricostruzione.