Riforme e conti in ordine: nuovo richiamo della Bce

ROMA – La Banca centrale europea esorta a dare slancio ai processi legislativi per fare riforme strutturali, come quella sul lavoro, decisivi per riavviare investimenti, occupazione e crescita potenziale. Quanto alle politiche di bilancio, i governi non vanifichino i progressi conseguiti nel risanamento e utilizzino la flessibilità consentita dal patto per sostenere gli oneri connessi alle grandi riforme.
Senza fare espliciti riferimenti all’Italia, nel Bollettino mensile di ottobre, la Bce ribadisce che la ricetta resta quella di fare le riforme e non arretrare nel risanamento dei conti pubblici.
“Alcuni paesi devono chiaramente imprimere slancio al processo legislativo e attuativo delle riforme strutturali, per quel che riguarda i mercati dei beni e servizi e del lavoro nonché gli interventi volti a migliorare il contesto in cui operano le imprese”, si legge nel Bollettino, all’indomani del voto di fiducia con cui il governo ha avviato il processo di riforma del mercato del lavoro.
“Quanto alle politiche di bilancio, i paesi dell’area non dovrebbero vanificare i progressi già conseguiti, ma procedere in linea con le regole del Patto di stabilità e crescita. Ciò dovrebbe riflettersi nei documenti programmatici di bilancio per il 2015 che i governi si accingono a presentare, in cui daranno seguito alle rilevanti raccomandazioni specifiche per paese”, aggiunge la Bce.
Per la Banca centrale europea “il patto dovrebbe rimanere l’àncora della fiducia nella solidità delle finanze pubbliche, e la flessibilità consentita nell’ambito delle regole dovrebbe permettere ai governi di far fronte agli oneri di bilancio connessi a grandi riforme strutturali, di sostenere la domanda e di realizzare una composizione delle politiche di bilancio più favorevole alla crescita”.