Commissari ex province prorogati fino a marzo 2015

Palermo – Rosario Crocetta va avanti con il governo, passando dalla formazione alle Province, mentre cerca risorse per presentare il Bilancio dopo i tagli di Roma (circa 280 milioni) e fa i conti in Parlamento, dove i deputati premono sulle censure al capo della giunta e ad alcuni componenti.
Ieri il presidente della Regione siciliana ha illustrato alla stampa, con l’assessore Nelli Scilabra, destinataria di una mozione di censura trasversale, alcune novità sulla formazione professionale dopo le proteste in strada di enti, sindacati, lavoratori e studenti.
Intanto la riforma che cambia un settore regolamentato dalla legge 24/76 è stata assegnata a settembre alla commissione Cultura dell’Ars.
Tra le novità di questi giorni c’è, invece, l’accordo con gli enti religiosi che erogano i corsi e la maggiore tutela dei lavoratori con i nuovi bandi, come hanno raccontato Crocetta e Scilabra.
La Giunta regionale inoltre ha approvato la proroga dei commissari delle Province fino a marzo. Lo ha stabilito il Governo, mentre in commissione Affari istituzionali è iniziato l’esame della riforma che segue l’eliminazione degli enti intermedi.
Giovedì la commissione aveva bocciato il testo illustrato dall’assessore alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, per alcune criticità sollevate dall’Ufficio legislativo dell’Ars. A questo punto il governo avrebbe deciso di procedere alla proroga dei commissari, le cui funzioni sarebbero scadute a fine ottobre.
“Il provvedimento che istituisce e regolamenta i liberi consorzi e le città metropolitane deve essere esaminato e votato in tempi brevi – puntualizza Paolo Ruggirello (Articolo 4), componente della commissione Affari istituzionali – Martedì la commissione deve entrare nel vivo della discussione della legge di riforma”.
Martedì a Sala d’Ercole è prevista l’elezione del vicepresidente dell’Ars,  ma l’ordine del giorno potrebbe cambiare. A tenere banco sono infatti le mozioni di censura ad alcuni assessori (oltre alla Scilabra, a creare il malcontento parlamentare sono gli assessori all’Economia, Roberto Agnello e alla Famiglia, Giuseppe Bruno) e allo stesso presidente della Regione.
“E’ evidente – afferma Roberto Di Mauro presidente del gruppo Partito dei Siciliani MpA, che di fronte alle mozioni di censura individuale contro alcuni assessori e l’annunciata mozione di sfiducia al Presidente che sarà illustrata il 21, è necessaria una revisione del calendario d’Aula, rimandando l’elezione del vicepresidente che è evidentemente un atto secondario rispetto alla rilevanza politica dei primi due”.
Un sostegno “provvisorio” alla Scilabra arriva dal deputato renziano Gianfranco Vullo: “Ci sono sia i tempi e che le possibilità reali affinché il Partito democratico valuti nella sua interezza che la mozione di censura nei confronti dell’assessore Scilabra debba essere respinta con una posizione unanime del gruppo – dice il parlamentare – Il ddl di riforma della legge 24 sulla formazione è una premessa concreta per chiudere con i disastri del passato e i disagi del presente”.
E aggiunge: “Bisogna arrivare in Aula con una posizione di sostegno convinto al presidente Crocetta. Subito dopo il governatore potrà valutare l’esigenza da più parti espressa, all’interno della maggioranza, di giungere al varo di un governo più marcatamente politico”.
E mentre la politica discute, si agita il mondo di chi non arriva a fine mese. Oggi, alle 10, nel palco allestito dalla Cisl davanti a Palazzo d’Orleans si alterneranno 18 testimonianze per raccontare la crisi: operatori di call center, chimici e metalmeccanici, scuola, forestali, sanità, uniti nel segno #svegliatevi. L’hashtag è coniato al fine di “scuotere politica e governo regionali”. 
Da lunedì parte la protesta della formazione professionale su iniziativa di Flc Cgil Sicilia. Si comincia con il sit-in davanti ai municipi delle 9 province, in vista della manifestazione regionale di mercoledì a Palermo, davanti alla Presidenza della Regione.