PALERMO – L’adulterazione, la falsificazione, la contraffazione alimentare viaggia veloce e coinvolge anche il latte materno che è venduto su Internet. Il sistema si sta diffondendo ed è pure lucroso. Le caratteristiche di questo latte non sono affatto all’insegna della sicurezza per i neonati poiché contiene batteri con il rischio di trasmissione di agenti infettivi: rosolia, meningiti, epatiti, Hiv. I siti attendibili propongono questo tipo di latte come sicuro riguardo al trattamento, alla conservazione e alla spedizione.
A tal proposito Iwona Kazmierska, pediatra-neonatologo presso l’Utin dell’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, responsabile della Banca del latte umano donato, suggerisce come comportarsi: “Ogni bambino ha diritto al latte della propria mamma e in situazioni particolari si ricorre al latte della Banca del latte. Le mamme dei piccoli pazienti devono sapere che per allattare i loro piccoli possono contare sull’aiuto della Banca del Latte. Pertanto si sconsiglia di utilizzare il latte umano di origine sconosciuta, distribuito on line, in quanto privo di garanzia in merito a controlli batteriologici e di screening infettivologico.
Inoltre i modi di conservazione o di trasporto posso risultare poco idonei; tutti fattori che oltre di compromettere la qualità biologica del latte possono esporre il consumatore alle infezioni”. Il latte delle mamme donatrici è raccolto periodicamente e dopo adeguati controlli batteriologici e biologici, sottoposta alla pastorizzazione per poi essere utilizzato nella nutrizione dei piccoli pazienti prematuri quando il latte della propria mamma manca o è insufficiente. Le donne che donano il loro latte sono le mamme che allattano i propri figli, conducono uno stile di vita sano, non assumono farmaci, non fumano e si sottopongono agli screening ematologici per l’epatite B, C e Hiv secondo le raccomandazioni della Sin.
Il latte umano donato conservato nelle Banche è sottoposto ad accurati controlli batteriologi e di qualità, alla pastorizzazione di tipo Holder e alla conservazione -25-30°C nei freezer professionali. Si sconsiglia la conservazione casalinga del latte materno nei contenitori di plastica morbida e nei freezer che non mantengono la temperatura bassa in modo stabile”. L’attività delle banche esistenti in Italia è coordinata dall’Associazione italiana Banche del latte umano donato. Fra le poche presenti al Sud Italia c’è la Banca del Latte, all’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo.