Non c’è bisogno di domande fra persone umane. Chi vuole dire qualcosa la dice, e se non vuole dirla, tace. Essere indiscreti fa male alle due parti, anche perché costringe chi si sente interrogato, se non vuol rispondere, a nicchiare, sembrando così scortese.
C’è spesso bramosia nel conoscere i fatti degli altri e ognuno prova a venirne a conoscenza anche per confrontarli con i propri. Se poi gli sono capitati guai, magari si consola nel sapere che anche altri sono stati raggiunti da guai.
A che serve fare domande nei rapporti personali? A nulla. Caso diverso è quando le domande fanno parte di una tecnica professionale che miri ad accertare la verità di fatti e circostanze. In questo caso, anzi, è pienamente giustificato il meccanismo secondo il quale le domande nascondono trabocchetti ed altri espedienti per tirare fuori la verità da chi non la vuol dire.
Ma nei rapporti personali dovrebbe vincere il principio secondo il quale ognuno dà e mai chiede. Con questo processo positivo, se tutti facessero in questo modo, si arriverebbe ad un ritorno spontaneo, secondo il quale la dazione del primo si trasforma in qualcosa che riceve dall’ultimo del giro. Però questo metodo è molto raro.
Domande e consigli, consigli e domande. Ecco che cosa va evitato fra le persone umane. Chi insistesse in questi comportamenti dimostrerebbe scarsa sensibilità per il prossimo e, come conseguenza, di essere tacciato di indebita curiosità dei fatti altrui, mentre ognuno di noi dovrebbe rispettare le famose tre R: Regole, Riservatezza, Riserbo.
Non sempre ci si regola di conseguenza. Però, tendenzialmente, dovremmo andare verso un comportamento di questo tipo che consenta di acquisire persino simpatia da chi non si sente indagato o destinatario di consigli non richiesti e non voluti.
I rapporti fra le persone sono difficili se ognuno di noi non presta attenzione ad un giusto equilibrio improntato sulle regole, che consenta di evitare cattive interpretazioni e comportamenti indiscreti che non giovano al mantenimento di buoni rapporti.
Per questo è meglio tenersi consigli e domande per sé, ma anche non subirli.