Bonus luce e gas sconosciuti: solo uno su tre ne fa richiesta

PALERMO – Negli ultimi 5 anni sono stati assegnati oltre 3 milioni di bonus per ridurre la spesa per luce e gas a persone in difficoltà economica. Eppure solo il 30 per cento dei potenziali beneficiari richiede i bonus cui avrebbe diritto e le percentuali più basse si riscontrano nelle aree dove è maggiore il livello di indigenza e minore il grado di istruzione.
È quanto emerge da una recente indagine dell’Autorità per l’energia che dà il via ad una nuova campagna di comunicazione affinché aumentino le richieste.
La campagna, promossa dalla Presidenza del Consiglio–Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, dal Ministero dello Sviluppo economico e dall’Autorità per l’energia, prevede la diffusione di spot radio e tv. Gli spot televisivi e radiofonici promuoveranno la conoscenza dei bonus, per far sì che i potenziali beneficiari si informino presso il numero verde gratuito.
Destinatari della campagna sono le persone in situazione di disagio economico, in particolare quanti si trovano in condizioni di povertà assoluta o relativa: anziani, pensionati, famiglie numerose, famiglie monoreddito e malati che necessitano di apparecchiature salva-vita.
Destinatari sono anche Comuni, Caf, servizi di assistenza sociale e altri soggetti che possano informare i potenziali beneficiari dell’esistenza del bonus e assisterli nelle pratiche per fare richiesta. Nello spot, realizzato in animazione 3D, lo speaker spiega che cosa è il bonus e invita le famiglie in difficoltà economica e i malati gravi a informarsi. Il claim della campagna è “Bonus luce e gas, un aiuto alle famiglie’. La call to action è l’invito a chiamare il numero.
I bonus per l’energia elettrica e il gas, introdotti per legge e gestiti dall’Autorità per l’energia che ne assicura l’operatività con la collaborazione di Anci (associazione nazionale dei Comuni) e dei Comuni, consentono di ottenere uno sconto, al netto delle imposte, del 20 per cento circa sulla spesa annua per la luce e del 15 per cento circa per quella di gas.
Nel 2014, il bonus elettrico vale dai 72 ai 156 euro; il bonus gas da 35 a circa 300 euro, il bonus per le apparecchiature salvavita dai 177 ai 639 euro. Per fare richiesta occorre avere un Isee di non oltre 7.500 euro/anno oppure di 20 mila euro anno con più di tre figli. Le informazioni su come fare richiesta sono disponibili sui siti www.autorita.energia.it e dell’Anci (www.bonusenergia.anci.it) o al numero verde 800.166.654 dello Sportello per il Consumatore di energia.
In una recente segnalazione al Governo, l’Autorità ha avanzato alcune proposte per ampliare la platea dei beneficiari dei bonus, rivedere i criteri di accesso, l’importo sul quale calcolare il bonus e prevedere che nel periodo invernale, come avviene in Francia, vengano dilazionate le sospensioni per morosità ai titolari di bonus, affidando all’Autorità il compito di individuare le modalità di attuazione più efficaci, tenendo conto della necessità di preservare l’equilibrio economico delle aziende. L’Autorità propone anche l’indicizzazione annuale del livello di Isee, il calcolo dello sconto sulla spesa al lordo e non più al netto delle imposte.
 

 
Proprio in questi giorni sono scattati nuovi rincari
 
Tra le altre richieste dell’Autorità figurano anche l’estensione dell’agevolazione ai clienti che utilizzano gas diversi dal gas naturale se distribuiti su reti urbane e agli utenti di teleriscaldamento e interventi di semplificazione amministrativa nella procedura di richiesta. L’Autorità ha anche avviato un procedimento per interventi di sua competenza per l’applicazione automatica ai titolari del bonus delle migliori condizioni di offerta sul mercato e per agevolare le rateizzazioni. Tra l’altro questi bonus non sono affatto da disdegnare se si considera che gas e luce sono in aumento. Il metano ha appena subito un rincaro del 5,4 per cento (anche per la crisi Ucraina) e l’elettricità dell’1,7 per cento, per un aggravio totale di 21 euro per una famiglia tipo. “In un contesto delicatissimo come quello che sta vivendo l’Italia, con le spese delle famiglie in caduta libera e il potere d’acquisto in costante riduzione, un incremento delle bollette di servizi essenziali come l’energia rappresenta una maledizione, soprattutto per quei nuclei numerosi e a basso reddito” afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi.