FAVARA (AG) – Scampato a fine settembre alla scure della sfiducia, il sindaco Rosario Manganella ha voltato pagina con il varo della nuova Giunta e l’assegnazione delle relative deleghe agli assessori. Il nuovo esecutivo cittadino, il quarto in tre anni e mezzo di mandato, iniziato nel giugno del 2011, avrà il difficile compito di risollevare le sorti politiche di Manganella, da diverso tempo avversato sia a destra che a sinistra, e portare a termine senza ulteriori scossoni la sindacatura.
L’ultimo rimpasto era avvenuto poco meno di un anno e mezzo fa, nel luglio 2013, e non ha dato gli esiti sperati, con una Giunta tormentata al suo interno da diatribe e discussioni che poco hanno portato alla città. "Nel conferire le deleghe – ha detto Manganella – ho seguito il principio delle capacità e competenze di ciascuno, in modo che l’impatto con questa nuova realtà, specie per chi non ha avuto precedenti esperienze in campo amministrativo, sia il meno possibile traumatico".
Nella nuova squadra di Manganella, infatti, sono appena due i confermati: Carmela Vita, che ha mantenuto l’incarico di vice sindaco e ha ripreso possesso della delega al Bilancio e Finanze, e Vincenzo Agrò di Ncd, al quale è stata riassegnata la delega alle Attività produttive, oltre a quelle, altrettanto delicate, ai Rifiuti e all’Urbanistica.
Quattro, invece, le novità, a partire da Sara Chianetta, neo assessore all’Istruzione, facente parte del direttivo regionale del Pd e già in passato impegnata in altri esecutivi cittadini e provinciali. Ex assessore provinciale è anche Gioacchino Zarbo, da oggi facente parte della Giunta Manganella con delega ai Trasporti e alle Politiche sociali. Gli ultimi volti nuovi sono quelli di Diego Sutera, neo assessore ai Lavori pubblici in quota Mpa e del giovane esponente dell’Ncd Davide Lumia, incaricato al Verde pubblico, Sanità e Igiene ambientale.
Una Giunta eterogenea, che contiene al suo interno esponenti sia di centrosinistra che di centrodestra. E stupisce il fatto di trovare al suo interno rappresentanti di quel Pd che è sì il partito del sindaco, ma anche una delle formazioni che in maniera agguerrita avevano chiesto a Manganella di fare un passo indietro per poi arrivare alla mozione di sfiducia.
Il primo cittadino in occasione dell’ufficializzazione della sua nuova squadra ha usato toni concilianti anche con i democratici. "Noi non siamo per gli scontri – ha affermato – né per le polemiche o il muro contro muro. Chiediamo la competenza di ciascuna forza politica, di ogni consigliere comunale, affinché si trovino gli elementi che uniscono e non che dividono".
Parole però respinte al mittente dal segretario locale del Pd, Carmelo Vitello. "Prendiamo atto ancora una volta – ha detto – che le mosse del sindaco Manganella sono dettate solo ed esclusivamente da scelte nate per danneggiare il Partito democratico, con il quale il rapporto è stato problematico fin dai primi passi. Ma il Pd non teme Manganella né chiunque pensi di spaccarlo. Non c’è nulla di eclatante nelle sue mosse".