Fondi Ue ‘07/13: Regione inchiodata

PALERMO – Si è aperto quest’anno il nuovo settennio di programmazione dell’Unione europea, forse quello dalla gestazione più lunga, sin dalla nascita dei fondi strutturali nel 1989. Il compito per la Regione siciliana è di non bistrattare il programma che accompagnerà lo sviluppo delle aree più indietro del Vecchio Continente fino al 2020, al contrario di com’è stato fatto nelle ultime due programmazioni. Anche perché, purtroppo, i fondi sono diminuiti.
Le scadenze pendono ancora come una spada di Damocle sul capo dei siciliani: i pagamenti del Po Fesr 2007-2013 sono fermi a 2.117 milioni di euro (al 31 agosto, secondo Euroinfosicilia), la spesa certificata è al 42,7 per cento, a quota 1.862 milioni (al 31 luglio, secondo il dipartimento della Programmazione). Il problema è che entro il 31 dicembre 2015 si dovrà raggiungere il 100 per cento dell’importo dei fondi stanziati, pena la loro perdita.