Dai rifiuti l’energia per ripartire

PALERMO – I rifiuti straripano dai cassonetti e il sistema siciliano di gestione trabocca di inefficienze, tra incompiute infrastrutturali e normative. A fronte di una raccolta differenziata ancora minima (poco più del 13%) il malloppo più cospicuo è pronto per l’interramento, anche perché i siciliani sembrano disconoscere la gerarchia del rifiuto sancita dall’Ue. Le Ato, nonostante le promesse “rivoluzionarie” di Crocetta, continuano a essere prorogate con l’ultima scadenza che, in alcune realtà, li ha portati fino alla metà del gennaio prossimo. Se Crocetta pensa ancora alle discariche per risolvere l’emergenza, il Governo nazionale ragiona sulle migliori esperienze europee e in tal senso si inserisce l’art. 35 della Legge 164/2014, la cosiddetta “Sblocca Italia”. La risposta è quindi data dalla presenza degli impianti di valorizzazione energetica del rifiuto nelle realtà nazionali ed europee più avanzate.