Mariella Lo Bello: “Accordo Eni salvaGela e ecocompatibile”

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha disertato l’Aula di ieri, dove avrebbe dovuto riferire in merito agli accordi presi a livello nazionale sulle trivellazioni in Sicilia. Lo ha fatto sapere lo stesso governatore ieri mattina al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.
 
Al suo posto ha delegato l’assessore alla Formazione e vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello. L’Aula si è aperta intorno alle 17.30 e il presidente dell’Ars Ardizzone ha specificato che nella seduta si sarebbe svolta la relazione informativa del vice presidente e che l’argomento avrà bisogno di diverse giornate di discussione data l’importanza della materia.
E’ stato anche deciso di riprendere le sedute martedì della prossima settimana, previa conferenza dei capigruppo che deciderà il calendario dei lavori del mese di dicembre. Lo Bello nel suo intervento ha detto che l’accordo Eni ha salvato un’importante realtà produttiva che faceva vivere Gela da cinquant’anni mettendo però dei paletti per evitare sfruttamenti con la richiesta che non vi fosse incompatibilità tra progresso e rispetto dell’ambiente. Le società che hanno sede in Sicilia sono Eni, Edison ed Irminio.
 
Una lunga relazione mirata a difendere l’operato del Governatore. All’ordine del giorno dei lavori d’Aula c’era anche la mozione presentata dal M5S sulla rimozione dal suo incarico del segretario generale della Regione Patrizia Monterosso. Duro il commento di Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars che considera l’assenza del Governatore "l’ennesimo gesto di sufficienza e sfregio nei confronti dell’Assemblea e dei cittadini, su un tema tanto importante, sentito e dibattuto dalla popolazione siciliana. Un presidente ha il dovere di presentarsi di fronte al Parlamento – ha concluso Falcone – per spiegare le proprie scelte ed assumersi le proprie responsabilità".
 
Ieri intanto al termine della riunione della commissione Bilancio il presidente Nino Dina ha detto di avere chiesto un approfondimento agli uffici dell’Ars a proposito del disegno di legge con il quale il governo, per recuperare due miliardi, chiede di essere autorizzato ad accendere un mutuo trentennale. La richiesta ha il fine di valutare se lo stato di indebitamento riguarda solo il settore della sanità o se ci sono altri settori con la stessa crisi di liquidità.
 
E’ stato fissato a martedì prossimo il termine per presentare gli emendamenti e da mercoledì si inizierà ad entrare nel merito delle norme. L’assessore all’economia Baccei ha dichiarato che sarà praticamente inevitabile l’esercizio provvisorio, ma "sarà il più breve possibile e spero che sia gestito in linea con i principi di controllo della spesa a cui sarà uniformato tutto l’anno prossimo".
 
E’ andata invece a vuoto per la seconda volta la riunione della commissione Territorio e ambiente dove è mancato il numero legale per il voto alla proposta di referendum contro le trivellazioni e per fermare, quindi, gli effetti dell’art. 38 dello Sblocca Italia.