Autostrade siciliane, disastro Cas

PALERMO – Ci sono ricette differenti, ma nessuno pare che abbia intenzioni serie di salvarlo. C’è chi chiede di sospendere il pagamento delle tariffe nelle tratte gestite e c’è chi chiede di chiudere immediatamente con la gestione e riconsegnare le chiavi delle autostrade di Sicilia all’Anas. In tutto questo fluire di proposte e accuse c’è soltanto una certezza condivisa dalle parti: il Consorzio per le autostrade siciliane è considerato come un classico esempio del carrozzone pubblico mangia denaro, sebbene non prenda contributi regionali, e sopravviva sostanzialmente col pagamento dei pedaggi dei siciliani. Soldi apparentemente sprecati visto che lo stato pessimo delle autostrade di Sicilia testimonia la poca attenzione avuta in passato proprio per il compito essenziale dell’Ente, la manutenzione delle autostrade isolane in gestione.